Roma, 18 mar 2021 – Un soldato, se mamma, può stare vicino a suo figlio. Lo ha stabilito il Tar Piemonte che ha dato ragione a un caporal maggiore dell’Esercito, in servizio come artigliere, di stanza nel Cuneese, che aveva chiesto di essere trasferita per stare vicino alla famiglia.
L’artigliere aveva indicato tre possibili sedi: Torino, Rivoli e Venaria Reale, ma l’anno scorso l’amministrazione militare le aveva negato il trasferimento. A Venaria l’organico era al completo e nelle altre due caserme non poteva essere ricollocata utilmente alla luce del suo ruolo.
I giudici amministrativi, però, hanno dato torto all’amministrazione militare che non avrebbe svolto tutti gli approfondimenti necessari. E’ possibile, infatti, che a Torino e Rivoli ci fossero posti disponibili consideranto che la mansione esercitata dalla militare era di “operatore informatico” (fonte>>>>>)