Roma, 23 mar 2021 – NON CONOSCIAMO IL SUO GRADO. NON CONOSCIAMO IL SUO NOME. Una lettera segnalata a questa Redazione da un nostro Lettore. Un soldato scrive a Beppe Severgnini su ITALIANS del Corriere.it.
Questa la lettera.
Carissimo Beppe, sono un Soldato. Un vecchio Soldato prossimo alla pensione che è stato in servizio in mezzo mondo, sempre con lo scudetto tricolore sulla spalla sinistra.
Uno di quei vecchi Soldati ai quali ogni volta che risuona “il canto degli italiani” , fosse anche prima dell’inizio di una partita, viene una specie di groppo in gola. Chi ha visto sventolare la nostra bandiera nei più sperduti angoli di mondo, sapendo che li ci sono dei “nostri”, sa a cosa mi riferisco… Questa bellissima lettera puoi continuare a leggerla tutta collegandoti qui >>>