Roma, 25 mar 2021- Un’associazione APS, ovvero associazione di promozione sociale la cui finalità è quella di rappresentare e tutelare tutte le Vittime, coloro che subiscono danni, a cominciare da quelle del Dovere.
Questa nuova associazione ha tra le sue finalità, in particolare, tutelare quanti nell’espletamento del loro dovere hanno subito danni e infermità. L’incidenza più elevata di infermità è stata riscontrata nel nostro personale civile e militare delle Forze Armate, e in particolare tra coloro che sono stati impiegati nelle missioni all’estero.
Il personale delle Forze Armate e del Comparto Sicurezza subisce, giorno dopo giorno, oltre al rischio legato alle attività di sorveglianza e di lotta alla criminalità, anche l’effetto di pratiche e di esposizione a sostanze tossico-nocive, tra cui l’amianto.
Le vittime dell’amianto, che indica quei minerali fibrosi, che hanno capacità di dividersi longitudinalmente in fibre sempre più sottili, sono rappresentate in Italia dall’Osservatorio Nazionale Amianto, ONA APS, che, presieduta dall’avv. Ezio Bonanni, ha fatto emergere l’epidemia di malattie asbesto correlate, tra le quali il mesotelioma, l’asbestosi, il tumore del polmone, e tante altre infermità, che sono eziologicamente legate all’esposizione alle fibre di asbesto in assenza di protezione.
Nel 2010, dopo che erano state avviate diverse indagini dalla Procura della Repubblica di Padova, il Legislatore ha equiparato le vittime dell’amianto nelle unità navali della Marina Militare Italiana alle vittime del dovere, dando loro così la possibilità di ottenere il risarcimento dei danni e lo status di vittima del dovere.
Fu quindi introdotta la disposizione dell’art. 20 della L. 183/2010, che stabilisce questo principio: risarcimento alla vittima e riconoscimento dello status di vittima del dovere. In caso di decesso le prestazioni sono erogate ai superstiti e quindi il coniuge e gli orfani.
In questo ambito l’esposizione non è circoscritta al solo amianto, ma ci sono tanti altri cancerogeni, e agenti tossico-nocivi, tra i quali le radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, le nanoparticelle, i metalli pesanti, etc., così che, tali esposizioni multiple hanno costituito sinergismo e potenziamento, creando un eccesso di patologie tumorali tra coloro che hanno svolto servizio nelle Forze Armate.
Tanto è vero che nelle sole Forze Armate sono stati censiti 830 di mesotelioma, di cui 570 nella Marina Militare Italiana, fino al 2015, e questa situazione è stata ribadita dall’Avv. Ezio Bonanni, che è Presidente anche dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
Inoltre l’Osservatorio Nazionale Amianto ha rilevato una poca attenzione, non solo alla sicurezza, e quindi all’applicazione dei principi di cui al D.L.vo 81/2008, e dell’art. 2087 c.c., ma anche una scarsa attenzione al riconoscimento dei diritti delle vittime.
Non solo i militari, ovvero il personale civile delle Forze Armate, e dei Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, e altri Corpi dello Stato. Infatti, c’è stata scarsa attenzione anche alla tutela delle famiglie, in particolare ai coniugi e agli orfani.