Roma, 31 mar 2021 – La notizia dell’arresto di un ufficiale superiore della Marina Militare, accusato di aver ceduto a un militare della Federazione Russa notizie classificate in cambio di denaro, seppure inquietante, in attesa di ulteriori dettagli dalla Procura di Roma, impone al Governo una immediata riflessione sull’opportunità di avviare una revisione sul metodo di reclutamento e impiego del personale militare destinato a particolari incarichi e quindi alla trattazione di documentazione classificata.
Come si apprende da fonti di stampa le indagini sono dirette dalla Procura Ordinaria di Roma e ciò sicuramente solleva il problema della competenza. Infatti, alla Procura Militare di Roma competente l’accertamento i fatti previsti come reato dal Codice penale militare di pace che, in base al carattere, alla tipologia delle informazioni e alla modalità di divulgazione, prevede la reclusione militare con pene anche non inferiori a 20 anni.
SINDACATO DEI MILITARI
Poverino… al bel ufficiale superiore di marina non bastavano i pochi soldi dello stipendio da dirigente!!
Adesso il governo aumenta ancora la mensilità a tutti i dirigenti dello stato!
Povere stelline
Vergogna …