CONTRARI AL RINNOVO DEL CONTRATTO DI LAVORO DEGLI STATALI / Arrivato un nuovo attacco. UN RINNOVO CHE NO “SA DA FA?

Roma, 3 apr 2021 –  QUESTA VOLTA L’ATTACCO CONTRO L’ANNUNCIO DEL RINNOVO DEL CONTRATTO IN CORSO AGLI STATALI, VIENE DAL NORD ITALIA, DAL PRESIDENTE DI CONFARTIGIANATO DI VICENZA.

Non c’e’ dubbio che la crisi economica ha colpito molto nel settore privato, soprattutto delle partite iva. Ma gli Statali hanno continuato a lavorare, sia in presenza o da casa. Perche’ non pagare il giusto questi lavoratori Statali che hanno lavorato? Non e’ un obbligo pagare chi lavora? Facciamo attenzione a non innescare un meccanismo di odio tra categorie di lavoratori, il paese non ne ha bisogno.

Per capire meglio la situazione si suggerisce la lettura del seguente articolo, clicca qui >>>

 

Forzearmate.eu non ti chiederà mai un contributo o abbonamenti per leggere tutti i nostri contenuti, se di tuo gradimento desideriamo solo che torni a visitarci.

Seguici in tempo reale sul nostro canale e gruppi/chat TELEGRAM - Ti aspettiamo! ECCO COME FARE>>>

Visita la nostra pagina Facebook, metti un "LIKE" per rimanere aggiornato>>>

8 thoughts on “CONTRARI AL RINNOVO DEL CONTRATTO DI LAVORO DEGLI STATALI / Arrivato un nuovo attacco. UN RINNOVO CHE NO “SA DA FA?”

  1. I privati possono fare tutti i contratti che vogliono, quindi che ci azzecca con il contratto degli statali, che devono sempre aspettare anni e anni e i vecchi contratti ancora non sono mai rinnovati quando dovrebbero esserlo e quindi SI PERDE IL VALORE DI ACQUISTO oltre ad avere aumenti ridicoli.

  2. Questa volta se non ci rinnovano il contratto con meno di 300,00… mi sono rotto il ca….zz. de sti tira e molla quando si tratta di rinnovare il mio stipendio i soldi non ci sono mai…per il loro invece escono sempre….mo basta…

  3. Certamente il momento che sta attraversando il paese Italia sia dei migliori, nulla si vuole togliere agli altri settori produttivi del paese, ma, il signor CAVION presidente di confartigianato di Vicenza, probabilmente, dimendica che proprio il pubblico impiego è stato nel periodo 2009/2010 pesantemente penalizzato in termini di contratti ed avanzamenti, con il blocco del famoso governo MONTI, periodo temporale non recuperato in termini di perdita del valore economico. Nessuno in quella occasione si è scandalizzato, tanto meno il signor CAVION. Bisogna poi ricordare a questo signore, che i dipendenti pubblici, hanno si percepito un regolare reddito, ma hanno pure contribuito al pagamento regolare delle tassazioni, non hanno percepito di agevolazioni fiscali, sono destinatari dell’ennesimo ritardo di sottoscrizione di un rinnovo che oramai giunge alla sua scadenza naturale e con l’inizio di un nuovo periodo contrattuale che è un’incognita. Allora la smetta questo signore di alimentare inutile odio tra le varie categorie, faccia proposte serie che possano aiutare chi è in difficoltà trovando soluzioni attuabili. Purtroppo, siamo in un paese dove ognuno recrimina un po di visibilità e notorietà.

  4. La colpa e’ dell’informazione a tutti e per tutto, quindi ognuno ignorantemente deve dire e commentare anche se non gli compete o non centra niente. Quindi abolire social e blog che fan solo casino e confusione nelle menti del popolino ignorante.

  5. Messaggio per colui che non ha neanche il coraggio di mettere il suo nome, e si fa chiamare POPOLINO.
    TU NON STAI MOLTO BENE. Chissà che cosa ti hanno fatto per averti ridotto a dire queste scemenze.

  6. Per noi, però, non c’è sospensione delle TARI, ICI, IMU, bollo auto, cartelle esattoriali, bonus figli, etc….siamo gli unici che paghiamo sempre e tutto!!

  7. Hanno aumentato TAR,ICI,IMU servizi postali e bancari, gas luce telefono assicurazioni, beni di prima necessità , nessuna protesta si ‘ elevata contro costoro. Appena si parla di un aumento per gli statali tutti pronti e protestare e fare i moralisti italiani popolo perdonatemi, di grandi pecoroni. Voglio dire popolo svegliati perchè stanno uccidendo il futuro dei nostri figli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *