Roma, 12 apr 2021 – Sono in vendita sul dark web, la parte oscura della rete, e su un canale Telegram, i numeri di telefono, le identità, le specifiche professionali e altri dati rubati a circa 533 milioni di account Facebook, in tutto il mondo.
Accade perché Facebook in modo ripetuto, chiede agli utenti di inserire, per ragioni di sicurezza, il proprio numero telefonico sul social, nel corso delle operazioni di identificazione e autenticazione, quando viene digitato l’account e la password.
E’ diffuso presso gli appartenenti ai corpi di polizia la possibilità di usare il numero di servizio, dato dal Corpo di appartenenza, anche per motivi privati (con convenzioni che consentono di pagare le telefonate non di lavoro).
Per questo motivo appare confusa la separazione tra numero di telefono di servizio e il numero privato e la possibilità che gli utenti abbiano per questo motivo inserito i propri numeri di cellulare sul social.
Siccome non si riesce più a gestirlo se non censurando tutto e tutti allora si inventano codeste amenità per allontanare i babbani dalla piattaforma e dirottarli su qualcosa di più gestibile. Stesso discorso per WhatsApp (che scambia dati con FB) e Signal.
Dai, davvero. Metteteci un po’ più di impegno per favore,cosi è banale.