Roma, 26 apr 2021 – Dal Blog di Emanuele e Francesca. Caro amico lettore, come ho già accennato in un altro articolo (quello su Nino Vaccarella), una delle mie più grandi passioni è legata all’ambiente dei motori.
Il fatto singolare che ti sto per raccontare, nonostante abbia dell’incredibile, è realmente accaduto a Roma negli anni ‘60 e ha come protagonisti una Ferrari 250 GTE 2+2 nera ed uno dei suoi conducenti, il giovane brigadiere della squadra mobile, Armando Spatafora.
Armando Spatafora, La lince
Armando Spatafora è nato a Siracusa il 9 Marzo 1927 e, dopo aver prestato servizio presso l’Aeronautica Militare, negli anni ‘50 divenne uno dei migliori agenti della Questura di Roma, soprannominato La lince dalla criminalità organizzata.
In quegli anni, la Polizia disponeva di Alfa Romeo 1900 Super, che spesso risultavano inadeguate ai folli inseguimenti notturni per la Città Eterna. I criminali, infatti, erano soliti utilizzare auto di grossa cilindrata, come Maserati (spesso rubate a qualche malcapitato).
A questo punto la situazione sembrava essere critica. Criminali sempre più forti e poliziotti sempre più deboli nonostante gli sforzi immani.
L’incredibile richiesta
Il prefetto di allora, nonché capo della Polizia, Angelo Vicari (anche lui Siciliano), cercò di fare qualcosa per risolvere la questione. Decise, quindi, di incontrare gli uomini delle Polizia per avere un confronto faccia a faccia. Dopo aver ascoltato i loro vari bisogni, un giovane brigadiere suggerì al prefetto che forse l’ideale sarebbe stato possedere una Ferrari. Il racconto continua sul portale teoklesexperience.com, clicca qui >>>
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