PROCESSO PIACENZA LEVANTE: Il Nuovo Sindacato Carabinieri, ha depositato le proprie conclusioni al processo di Piacenza a cura del difensore di Parte Civile, Avvocato Maria Grazia Russo.

Roma, 27 apr 2021 – Il difensore ha sottolineato come il cosiddetto SISTEMA LEVANTE, non si sarebbe mai potuto realizzare se non vi fosse stata l’atteggiamento accondiscendente di un pezzo di scala gerarchica che nell’assurdo gioco sui numeri degli arresti, offriva supporto o sorvolava sulle irregolarità ben note, ad esempio la mancata segnalazione al Prefetto degli assuntori di stupefacenti da parte dei militari della caserma di Piacenza Levante.
Non veniva più svolta la prevenzione/repressione dei reati ma venivano perseguiti solo gli scopi personali ovvero la carriera individuale. Concetti che sono stati sostanzialmente stigmatizzati dai Pubblici Ministeri Colonna e Centini, supportati dal Procuratore Capo Maria Grazia Pradella che ha richiesto personalmente pene pesanti al termine della requisitoria.
Il NSC ha chiesto il risarcimento in solido fra gli imputati, in euro 20.0000, cifra di molto inferiore a quella richiesta dagli altri sindacati, che tuttavia, proprio a causa dell’onda di odio verso verso l’uniforme, suscitata da questa vicenda, aveva provveduto a monitorare il Web, onde segnalare all’Autorità Giudiziaria, atti di istigazione alla violenza e/o diffamatori contro i Carabinieri. Presenti il Segretario Generale Massimiliano Zetti, supportato dalla Segreteria Regionale dell’ Emilia Romagna con Armando De Angelis, Giovanni Morgese, il Segretario di Ravenna Vittorio La Porta, nonché, l’insostituibie Segretario Provinciale di Piacenza Andrea Becchio con l’Aggiunto Luca Poggi.
Nuovosindacatocarabinieri #ilsindacatodelcarabiniere
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