Sindacato Autonomo dei Finanzieri: Le nozze coi fichi secchi! Rinnovo contratto 2019-2021 del comparto difesa sicurezza.

Roma, 29 apr 2021 – MOLTE LE REAZIONI E NON SEMPRE POSITIVE DOPO L’INCONTRO DI IERI TRA SINDACATI, COCER E FUNZIONE PUBBLICA. Segue editoriale del SAF. Certi detti entrano nella lingua parlata, diventano citazioni ignare, gergo politico.

“Le nozze coi fichi secchi” è il titolo di un famoso articolo del 27 settembre 1896 pubblicato sul quotidiano il Mattino, a firma di Edoardo Scarfoglio uno dei suoi fondatori (con la moglie Matilde Serao).

Nell’articolo ironizzava sulla debolezza della dinastia regnante, i Savoia che, per irrobustire il proprio Dna, aveva annunciato il matrimonio tra il piccolo futuro re “sciaboletta” Vittorio Emanuele III e la principessa Elena di Montenegro, paese famoso allora solo per le coltivazioni dei fichi che venivano seccati.  

Pretendere di fare qualcosa d’importante senza disporre dei mezzi adeguati è questo ciò che emerge dalla tabella concernente le informazioni preventive riguardanti la previsione degli aumenti contrattuali.

L’esito della riunione tecnica

Ieri si è conclusa la “riunione tecnica per le procedure negoziali” concernente il rinnovo del Contratto di Lavoro del personale non dirigente del Comparto Sicurezza e Difesa per il triennio 2019/2021.

La riunione, a seguito di convocazione del Dipartimento della Funzione Pubblica, ha visto la partecipazione delle delegazioni di tutte le Amministrazioni del Comparto: OO.SS. e Cocer.

I rappresentanti del Dipartimento della Funzione Pubblica hanno, inizialmente, rappresentato l’avvenuta richiesta di convocazione di un tavolo di confronto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze per il reperimento di ulteriori risorse economiche da attribuire al rinnovo del Contratto di Lavoro.

Parte dei Sindacati e le Rappresentanze Militari hanno diffuso un comunicato stampa in cui si sono espressi riguardo all’impossibilità a chiudere l’accordo con le attuali risorse. 

Ben venga l’impegno a reperire altre risorse economiche, ma bisogna essere realisti nella considerazione della contingenza economica in cui siamo immersi, in cui categorie di lavoratori versano in condizioni estremamente precarie.

Non possiamo aspettarci grandi risorse economiche a disposizione.

Le nozze coi fichi secchi

Va detto che la previsione degli aumenti contrattuali dovrebbe essere immediatamente stigmatizzata: è evidente l’irrisorietà delle risorse che il Governo ha messo a disposizione per le trattative, assolutamente inadeguate a garantire un incremento stipendiale confacente al comparto.

Con riguardo alla Guardia di Finanza sarebbero state stanziate risorse pari a 43.361.584 euro per il 2019, 67.689.766 euro per il 2020 e 127.296.611 euro per il 2021, con ciò significando che a regime si avrà un incremento medio pari 1.590,79 euro annui lordo dipendente, ovvero 122,00 euro al mese lordo per dipendente, circa 70,00 euro mensili, al netto di tasse e ritenute. Ai 70,00 euro vanno, tuttavia, sottratti i circa 14,00 euro della indennità di vacanza contrattuale (QUI) già percepita.

Le questioni da affrontare

Due le questioni che andrebbero affrontate: …. L’editoriale completo lo puoi finire di leggere sul portale web del SAF, clicca qui >>>

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