Roma, 1 mag 2021 – QUESTA LA LETETRA INVIATA ALLE ALTE CARICHE POLITICHE ISTUTUZIONALI DA PARTE DEL SINDACATO ITAMIL. Ill.mi Presidenti, Senatori, Onorevoli, Oggi si celebra la festa dei lavoratori, ci siamo chiesti. Siamo davvero liberi? Riconosciamo il sacrificio di centomila Italiani morti che ci hanno donato il testamento della carta dei diritti “La Costituzione”? E’ passato il 25 aprile e tutti i cittadini militari aspettano dal parlamento una legge sui diritti sindacali, come previsto dalla storica sentenza 120/2018 della Corte Costituzionale, la quale ha autorizzato la costituzione dei Sindacati tra i Militari come peraltro avviene in tutti i Paesi europei.
Eppure, decorsi ben tre anni, nulla è stato ancora compiuto. Anzi, la sensazione è che ci si trovi ancora al punto di partenza.
Non rinneghiamo il fatto che il Ministero della Difesa, sin dal 2018, abbia autorizzato la costituzione dei Sindacati Militari in attesa di una legge che ne disciplini le attività.
Tuttavia, allo stato attuale, gli unici punti di concretezza finora raggiunti sono pochi: la citata sentenza che autorizza la costituzione dei sindacati militari e la predetta autorizzazione ministeriale.
Ad oggi, l’attuale Ministro della Difesa è rimasto indifferente, rispetto al suo predecessore. nei riguardi dei sindacati militari.
Non c’è confronto con le parti sociali,non c’è coinvolgimento diretto nelle materie che interessano il personale militare, non si tiene conto dell’articolo 39 della Costituzione italiana. La lettera completa la puoi leggere qui >>>
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