Roma, 10 mag 2021 – A distanza dall’ultimo sequestro di pescatori italiani in Libia, che si concluse nel dicembre scorso, la Marina militare ha respinto un nuovo tentativo di abbordaggio da parte di un’unita’ delle forze militari del generale Khalifa Haftar.
“Abbiamo avuto paura che finisse male e nonostante l’intervento della nostra unita’ militare siamo stati costretti ad allontanarci dall’area internazionale in cui stavamo pescando”, racconta all’AGI Luciano Giacalone, armatore di uno degli otto pescherecci di Mazara del Vallo, soccorsi all’alba di ieri a circa 40 miglia da Bengasi.
“Il comandante mi ha riferito che li hanno visti arrivare da lontano, mentre sparavano dei colpi in area con il mitra, poi uno dei militari e’ salito a bordo del nostro motopesca, danneggiando perfino il radar di bordo”, racconta ancora l’armatore, proprietario del peschereccio ‘Michele Giacalone’, uno degli otto coinvolti assieme all”Antonino Pellegrino’, ‘Giuseppe Schiavone’, ‘Nuovo Cosimo’, ‘Aliseo’, ‘Anna Madre’ e ‘Artemide’.