Roma, 16 mag 2021 – Nel linguaggio tecnico si chiamano «eventi suicidari». Da gennaio ad aprile se ne contano già 18.
Il più anziano aveva 59 anni. Nel 2020 i suicidi sono stati invece cinquantuno: sei nella Guardia di Finanza, quindici tra i Carabinieri, nove agenti della Polizia di Stato, cinque della Polizia locale, sette della Penitenziaria, tre nella Marina Militare, uno nella Capitaneria di Porto, uno nell’Aeronautica, uno nell’Esercito e tre guardie giurate. Nel 2019 l’Osd, l’Osservatorio Suicidi in Divisa, ne ha registrati sessantanove.
L’analisi del fenomeno dei suicidi nelle forze dell’ordine e nelle forze armate va incontro a incongruenze sui dati stessi: le amministrazioni e il ministero degli Interni e il ministero della Difesa non registrano gli eventi avvenuti fuori dalle caserme e dai comandi.
Altrettanto incompleti sono quelli raccolti da associazioni private e gruppi sui social come l’autorevole Osd, basati su segnalazioni, ma può avvenire che di alcuni di questi casi non si abbia notizia per volontà della famiglia stessa.
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