Speronò motovedetta della Guardia di Finanza: niente processo a Carola Rackete

Roma, 20 mag 2021 – Carola Rackete, la giovane capitana della nave Sea Watch, che nella notte del 29 giugno di due anni fa forzò il divieto di ingresso al porto di Lampedusa e speronò, nella manovra, una motovedetta della Guardia di Finanza, non andrà a processo. Il caso è chiuso.

La gip di Agrigento, Alessandra Vella, accogliendo la richiesta del Procuratore Luigi Patronaggio, ha archiviato l’inchiesta sulla comandante tedesca, che era accusata di resistenza a pubblico ufficiale e violenza a nave da guerra, un reato previsto dall’articolo 1.100 del Codice di Navigazione.

La giovane finì anche in manette, su richiesta della Procura. Ma scarcerata pochi giorni dopo dalla stessa gip che oggi ha archiviato l’indagine. Niente processo, dunque, perché quella notte, con a bordo 42 profughi che erano stati soccorsi 17 giorni prima, “ha adempiuto al dovere di soccorso in mare”, come scrive la gip nel provvedimento visionato dall’Adnkronos.

Non solo. La sua posizione è stata archiviata perché la motovedetta della Guardia di Finanza “non era una nave da guerra” come, invece, prevede il reato inserito all’articolo 1.100 del Codice della Navigazione.

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