Roma, 20 mag 2021 – Il trojan avrebbe captato una frase che parrebbe non solo confermare l’aggressione, ma addirittura rivelarne altre. «Loro sanno solo di quello… – dice l’indagato a un amico al bar – sapessero anche degli altri… abbiamo fatto cose peggiori… pugni nei reni». Inoltre la procura nella sua richiesta ha sottolineato come i tre giovani lagunari, tutti poco più che ventenni, intercettati dopo che gli erano stati notificati l’avviso di garanzia e l’interrogatorio, non avrebbero manifestato stupore per l’accusa, ma anzi si erano preoccupati di mettersi d’accordo per dare una versione comune.
Secondo il racconto della vittima, i tre l’avrebbero sottoposto a un controllo (pare su segnalazione di un passante) perché vendeva stivali contro l’acqua alta, del tipo di plastica che si indossano sopra le scarpe.
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