Roma, 30 mag 2021 – ANCORA FA DISCUTERE L’USCITA DEL PRESIDENTE DELL’ARAN (L’agenzia che si occupa dei rinnovi contrattuali degli statali). Non c’e’ pace per i lavoratori statali. Prima hanno subito il blocco degli stipendi del 2009 – 2015, con una netta perdita del potere di acquisto dello stipendio, di circa 500 euro lordi mensili. Ad oggi si lavora con un contratto scaduto da oltre due anni (scaduto il 31.12.2018). E tocca anche sentire da alcuni alti vertici dello Stato che 240.000 euro concessi ad alti dirigenti oggi vanno aumentati. Non so se abbiamo capito bene, si tratta di 20.000 euro al mese! Ai quali vanno aggiunti altri benefit, altri vantaggi legati al ruolo, altre consulenze, altri privilegi riservati alla solo elite.
Una mancanza di rispetto verso tutti, sia per chi lavora e sia per chi cerca lavoro. Sembra che non c’e’ piu’ giustizia sociale in Italia. I forti schiacciano i deboli e vogliono sempre di piu’. Un saccheggio alle casse dello Stato!
Ma vediamo ora un altro articolo sempre su questo argomento. Si tratta del personale delle Universita’. Giusto per rimanere informati e capire cosa succede intorno a noi. Per leggere l’articolo clicca qui >>>
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Come sempre, i “poveracci” possono aspettare anche tre anni per aver qualche spicciolo e ridicolo aumento contrattuale, dopo ben oltre 11 anni che nell’attesa i nostri governanti hanno partorito solo un misero contratto a seguito di ricorso vinto, poi vediamo che i dirigenti contrattuali o meno, già essendo dei privilegiati con un sostanzioso stipendio di oltre 20.000 euro mensili, ovviamente al lordo, i loro aumenti vengono presi subito in esame perché sono al pari dei “poveracci” dei loro dipendenti con 2000 euro mensili, ovviamente anche questi al lordo, questa é la realtà stipendiale in Italia, chi troppo e chi niente.
Politici e dirigenti statali italiani i più pagati al mondo e sicuramente non i più competenti e preparati….anzi!