Roma, 31 mag 2021 – QUANDO FA COMODO SI PARAGONA IL DIRIGENTE STATALE A QUELLO PRIVATO; MA SOLO OVVIAMENTE A QUELLI CHE GUADAGNANO DI PIU’ DI 240.000 EURO ANNUI (ma sono dirigenti privati e se il datore di lavoro privato ha un riscontro economico per la sua azienda lo paga bene, ovvio. Ma sono soldi privati, non delle tasse dei cittadini. Lavorare per lo stato dovrebbe essere una missione, talvolta un sacrificio nel rispetto dei cittadini). Mentre agli altri lavoratori non dirigenti dello Stato, militari non dirigenti compresi, che reclamano migliori stipendi, gli si dice: siete meglio pagati del privato. Ma quest’ultima affermazione e’ talmente sbagliata che non trova nessun fondamento. Va valutato caso per caso; difficile parametrare un militare non dirigente con un privato (i dirigenti militari gia’ stanno bene; hanno gia’ ottenuto moltissimo: tutti gli ufficiali ad un certo punto saranno tutti dirigenti militari ben pagati). Ci sono mille differenze, in primis lo status militare e poi il maneggio delle armi, ad esempio.
Comunque, godiamoci un nuovo articolo con il quale, anziche’ parlare di rinnovo del contratto dei lavoratori statali mal pagati, si esalta il ruolo del dirigente e ovviamente del superamento del tetto dei 240.000 euro lordi annui. SI PERCHE’ 20.000 EURO AL MESE GLI SEMBRANO POCHI. Ma gli andrebbe risposto come rispondono a noi: cambia mestiere, no? Vai nel privato!
E poi diciamocela tutta: un dirigente senza il dipendente che lavora, che fatica, che si sporca le mani di sudore, che e’ sottoposto a mille controlli, non e’ nessuno. Abbiamo una forza dalla nostra parte, possibile che ci fregano sempre?
E questa storia, come andra’ a finire? Che prima che ci approvano il nostro contratto da poveracci, sbloccano anche il tetto per i super dirigenti. Se ne parla troppo, la questione fa gola a molti. 20.000 euro al mese so pochi, e 30.000 o 40/50 mila euro al mese sono meglio!
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