Roma, 9 giu 2021 – A cura dei delegati del Cocer Esercito categoria Graduati e Militari di Truppa Francesco Gentile e Antonino Duca. Da qualche giorno circolano notizie in merito al transito in servizio permanente dei Volontari in Ferma Prefissata quadriennale in rafferma. Una splendida notizia per tutti i nostri colleghi che attendevano questo momento da anni.
Come è ben noto, la felicità è fatta di ombre ed ecco spuntare dal nulla tanti sedicenti paladini della giustizia che si arrogano la paternità del provvedimento che ha permesso e che permetterà di non lasciare indietro nessuno.
A tal proposito, e a onor del vero, è giusto e doveroso fare chiarezza: la “ripartizione transitoria delle dotazioni organiche dei volontari in servizio permanente e dei volontari in ferma prefissata e in rafferma” non nasce oggi, bensì nel 2019, con il provvedimento correttivo al riordino dei ruoli (art.9 del decreto legislativo n. 173).
La disposizione normativa, voluta fortemente dalla Rappresentanza Militare e soprattutto dalla categoria dei Graduati, era già stata pubblicizzata in sede di approvazione ma bisogna, di tanto in tanto, fare un refresh.
Nessuno vuole fare polemica, tuttavia corre l’obbligo di puntualizzare l’ovvio.
L’occasione è dunque propizia per rinnovare i più sentiti auguri ai nostri neo colleghi Graduati, confidando che, adesso con procedure cristallizzate, si possano contenere i tempi di attesa, ad oggi troppo lunghi, affinché i nostri colleghi in rafferma aspettino il meno possibile e possano avere la soddisfazione professionale che meritano.
Roma, 09 giugno 2021
I delegati del Cocer Esercito categoria Graduati e Militari di Truppa
Francesco Gentile
Antonino Duca
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Felicitazioni per l’importante traguardo raggiunto sia per le ragazze che i ragazzi in divisa e le loro famiglie.Mi chiedo a quando la stabilizzazione dei vfp1 che “continuativamente “sono in servizio da più di 6 anni magari con stati di servizio eccellenti con titoli e encomi elogi etc. Scusate è vero sono restano e vanno messi alla porta da precari. Un papà ex pol. di stato ringrazia i geni che hanno legiferato questa aberrazione che crea e continua a creare disoccupazione tra i giovani che con oneri e onore e amore indossano la divisa.
Il volontariato nelle forze armate, se non erro, inizialmente alla loro costituzione, la bozza di legge prevedeva che gli stessi, una volta terminato il loro periodo di soldato in ferma, sarebbero stati presi in considerazione per un eventuale inserimento in una forza di polizia o impiego in altre istituzione statali, ma tutti sanno che non é stato mai così (hanno creato Vfp1-2-4 etc.) e usati come precari per sostenere le missioni all’estero, in particolare Iraq, Afghanistan, Libano e altre. Una volta finito il loro mandato, sono rimasti come il detto “senza ne arte e ne parte”, anche dopo aver servito lo Stato per oltre sette anni da precari, così non va bene.