Roma, 12 giu 2021 – Un errore di memoria, quello del medico di base, che poteva risultare fatale ad un sottufficiale dell’esercito, finito a processo con l’accusa di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblico.
La Procura di Treviso lo accusava di aver “fabbricato” un certificato, caricato sul cloud dello studio di medicina di base, in cui gli venivano assegnati 13 giorni di malattia per una brutta caduta dalla scale di casa.
Ma l’uomo, un 43enne in servizio a Treviso, non possiede le competenze in grado di entrare e piratare la pagina internet e oggi è stato assolto dal Tribunale di Treviso con formula piena perché “il fatto non sussiste”.