Roma, 17 giu 2021 – La sequenza di attentati terroristici degli ultimi anni in Europa, durante alcuni dei quali (come nel caso dell’attacco alla redazione di Charlie Hebdo a Parigi) si è verificato un vero e proprio confitto a fuoco con utilizzo di armi automatiche ed il mutamento nella strategia dei terroristi passata dal catturare ostaggi e trattarne la liberazione al farsi saltare in aria mietendo il maggior numero di vittime possibile, ha imposto un adeguamento delle reazione da parte delle forze dell’ordine.
Nell’ambito dell’Arma dei Carabinieri, oltre ad una revisione di addestramento e dotazioni per il personale di pronto intervento dei Nuclei Radiomobile e dei Nuclei Operativi, una prima risposta è stata l’istituzione di API (Aliquote di Primo Intervento) e SOS (Squadre Operative di Supporto);
le nuove unità, addestrate a fronteggiare un eventuale attacco terroristico al di fuori delle grandi città in attesa dell’arrivo del GIS, supportato dai parà del “TUSCANIA”, sono state ufficializzate dal Comandante dell’Arma, Generale Tullio Del Sette, nella conferenza stampa del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, all’indomani della strage di Nizza. Oltre a proteggere obbiettivi sensibili, API e SOS concorrono al contrasto della criminalità comune ed organizzata…..
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