Roma 18 apr 2023 – “I molteplici fatti di corruzione che da anni fanno meritare alle forze armate la ribalta mediatica stanno dimostrando inequivocabilmente la necessità di una riforma che imponga maggiori e più stringenti controlli sulle procedure di gara e di affidamento degli appalti, altroché semplificazione, sburocratizzazione delle procedure e liberalizzazione come verrebbe fare il governo guidato da Giorgia Meloni.
La recentissima riforma del Codice degli appalti varata dal governo è un invito alla criminalità spicciola e organizzata perché, ad esempio, con la liberalizzazione degli appalti sottosoglia e cioè fino a 5,3 milioni di euro le stazioni appaltanti potranno decidere di attivare procedure negoziate o affidamenti diretti.
Una riforma che rischia di tramutarsi in un chiarissimo invito alle consorterie criminali che spesso già agiscono all’interno delle istituzioni ad ogni livello, come hanno dimostrato i numerosi processi e indagini per atti di corruzione che negli ultimi anni hanno visto coinvolti militari di ogni ordine e grado. L’ARTICOLO COMPLETO LO TROVI QUI >>>
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