FORZE ARMATE ITALIANE NEL SAHEL ALLA VIGILIA DELLA PIENA OPERATIVITA’

Roma, 12 gen 2022 – DAL SITO CONGEDATIFOLFORE.COM – La Task Force (TF) Takuba schierata nel Sahel potrà contare a breve sulla piena operatività del contingente italiano che sarà numericamente piccolo ma assai qualificante per le nostre Forze Armate e quindi per l’Italia.

La coalizione internazionale è stata chiesta dalla Francia nel Sahel , in particolare nella zona dei “tre confini” tra Mali, Niger e Burkina Faso, chiamata Liptako-Gourma, dove agiscono i movimenti fondamentalisti di matrice Islamica .

Takuba sarà composta quasi interamente da Forze Speciali internazionali e deve fornire consulenza, addestramento e assistenza alle Forze locali per “validarle” ad agire in autonomia.

La politica italiana ha blindato le informazioni sui nostri contingenti e le uniche notizie arrivano da fonti non ufficiali. Per motivi di sicurezza non le riveliamo, ma possiamo confermare che lo schieramento è in fase avanzata e che un delle sedi sarà a Niamey, in Niger dove è attualmente attiva la missione MIBIN .

Le informazioni ufficiali parlano di un numero massimo autorizzato di 250 unità, 40 mezzi terrestri e 8 elicotteri. Attualmente sarebbero già presenti in zona 2 elicotteri da attacco A-129 Mangusta , 2 CH-47F Chinook.

In Mali è attiva la coalizione militare africana G5 Sahel, composta da Mali, Niger, Burkina, Mauritania e Ciad , la cui sede è a Bamako, che sarà l’interlocutore primario della missione Takuba, dalla quale riceverà il supporto addestrativo.

Nello scenario appena descritto si inserisce un provvedimento di embargo commerciale , finanziario e logistico operativo da gennaio 2022, che riguarda il Mali, preso dalla coalizione economica ECOWAS a cui partecipano Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Costa d’Avorio (sospesa dal 2010), Gambia, Ghana, Guinea, Guinea-Bissau, Liberia, Mali, Niger, Nigeria, Senegal, Sierra Leone, Togo.

La decisione di embargo totale, presa per disapprovare il colpo di stato militare che ha deciso di ritardare le elezioni inizialmente previste a Febbraio 2022, potrebbe rendere difficoltosi gli approvvigionamenti logistici anche per il nostro contingente.

Il porto più conveniente di attracco provenendo dall’Europa, per andare in MALI è Dakar. Il confine stradale tra Senegal e Mali è Diboli, che dista 1600 chilometri dal porto e presenta già notevoli difficoltà logistiche. (fonte: congedatifolgore.com)

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