Il sindacato di Polizia nomina Nunzia Schilirò Dirigente Nazionale, ora non avrà più bisogno di chiedere alcun permesso prima di esprimersi

foto: visionetv.it

Roma, 8 ott 2021 – La Segreteria Nazionale del sindacato di Polizia Cosap, in un suo comunicato di ieri 7 ottobre, annuncia di aver nominato   il Vicequestore Nunzia Schilirò “Dirigente Nazionale per le Pari Opportunità”.

Il comunicato del sindacato precisa che al Dirigente Sindacale vanno attribuite tutte le prerogative previste dalla normativa vigente.
Come noto, la legge tutela i rappresentanti sindacali nell’espressione delle loro opinioni. Nel caso della Polizia, il dirigente sindacale non ha più bisogno di chiedere alcun permesso prima di esprimersi, di partecipare ad iniziative pubbliche o sui canali di informazione.

Nunzia Schilirò, raggiunta da Visione TV, ha così commentato:

“Ringrazio il sindacato perché è questa una carica importante. Ora sono più tutelata, e posso tutelare tanti colleghi che si oppongono al green pass in difesa della Costituzione. Posso continuare ad esprimere liberamente le mie opinioni, ma dando più voce anche agli altri.” (FONTE>>>>>).

VEDI L’ ATTO DI CONFERIMENTO DELLA CARICA>>>>>

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4 thoughts on “Il sindacato di Polizia nomina Nunzia Schilirò Dirigente Nazionale, ora non avrà più bisogno di chiedere alcun permesso prima di esprimersi”

  1. Ma codesto sindacato, anziché innalzare a “paladina della libertà” il vicequestore, perché non si batte per rappresentare la frustrazione e le umiliazioni che hanno subito gli agenti, quelli che non fanno proclami e non vanno sui palchi, ne appaiono negli studi televisivi?…cioè i loro colleghi che anche in quella giornata sono stati schierati a mantenimento dell’ordine pubblico e che hanno anche subito assalti!
    Se è questo lo scopo dei sindacalisti in uniforme, iniziò a pensare che tra COCER e loro non saprei proprio di chi fidarmi, spero che il tempo smentisca i miei dubbi.

  2. Devono fare uno e l’altro. Non criticare a priori. Adesso questa la ritengo una bella risposta allassalto del vice q

  3. Per Falco…naturalmente non posso sapere se indossi l’uniforme della Polizia di Stato, o un ‘altra uniforme sempre al servizio dello Stato, quindi ti rispondo come se tu fossi un libero cittadino non soggetto all’osservanza dei particolari regolamenti di chi l’uniforme la indossa, come pure non vedere in queste parole volontà alcuna di scontro personale o critica fine a se stessa.
    Il vice questore in merito, oltre ad essere appartenente al menzionato Corpo dello Stato, ne è anche funzionaria di un grado o livello abbastanza elevato ( equivalente ad un tenente colonnello dei ruoli normali delle FFAA ), e sicuramente sottoposta, in quanto tale, ad ulteriori doveri inerenti al grado rivestito e ai doveri di esempio nei confronti di subordinati ed inferiori di grado ( oltre ad essere, da quanto è emerso, un personaggio abbastanza noto al pubblico per una serie di indagini ed iniziative di polizia varie, attraverso pubbliche interviste ed articoli su reti nazionali e testate giornalistiche autorizzate dalla sua catena gerarchica, esattamente come previsto ).
    La stessa avrebbe potuto manifestare il suo personale pensiero, magari anche con dei giusti fondamenti, qualificandosi come comune cittadina Tal dei Tali.
    Purtroppo per lei però, si è fatta annunciare secondo il suo Status.
    Anche se ciò fosse avvenuto casualmente o contro la sua volontà, avrebbe dovuto interrompere il suo intervento, o quanto meno precisare che parlava come cittadina tal dei tali, in quanto la legge ( che non ho fatto io ) le impedisce un tale atto se priva della relativa autorizzazione ( a quanto pare richiesta e prontamente respinta per evidente conflitto tra il diritto di manifestazione delle proprie opinioni e i doveri derivanti dal suo status ).
    Adesso, con l’ “ombrello sindacale” avrà sicuramente molto più spazio di manovra, ma resta il fatto che alla data della famosa manifestazione non faceva parte delle organizzazioni sindacali
    ( e magari sarebbe anche da chiedersi il perché, ed eventualmente verificare in che percentuale, i dirigenti della Polizia, vi aderiscano…o forse hanno dato vita ad una cosa che si chiama “ Associazione Nazionale Funzionari della Polizia di Stato”…chissà, forse proprio per non avere nulla a che fare, per ovvi motivi, con le varie sigle sindacali riconosciute per “ la truppa” …??) e quindi, credo dovrà rispondere a pieno di un atto non autorizzato.
    Se posso ora, esprimere il mio personale punto di vista, ripeto personale, la funzionaria in merito dovrebbe dimettersi, perché non si può stare con un piede in due scarpe.
    Ma per fortuna, malgrado ciò che si dice, siamo ancora in uno Stato di Diritto, quindi le opinioni devono sempre lasciare posto alle leggi ( e in questo caso anche ai regolamenti), per cui sarà sicuramente una commissione disciplinare a decidere quali eventuali misure sia giusto adottare nei confronti del vice questore manifestante.
    Al momento e fino a quando non verranno abrogate, le norme “ green pass” vanno rispettate, in primis dalle Forze di Polizia, funzionari compresi.

  4. io come lei “Falco” ho indossato l’uniforme della P. e S. ed e’ vero che il regolamento di disciplina dice quello che lei evidenzia per cui alla dirigente va notificata un provvedimento. Pero’ perche’ il parlamento che e’ il piu’ alto consesso in Italia dovrebbe essere esentato dal green pass? Se la legge e’ tale anche loro nelle’eserciio del dovere devono rispettare la norma anche di terzo grado. A questi perche’ non si dice?

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