Roma, 19 nov 2021 – Ora gli atti saranno inviati al ministero dell’Istruzione per eventuali provvedimenti nei confronti dell’insegnante. Se paga subito i risarcimenti civili evita il carcere. Assolto il marito della donna che era accusato di favoreggiamento. “Ho commesso un errore gravissimo, me ne sono resa conto appena ho cliccato”, aveva detto la donna quando però il suo post era ormai diventato virale.
“Ho scritto una cavolata, aveva detto la stessa insegnante, mi sono lasciata guidare dalla sensazione che spesso le forze dell’ordine non intervengono quando serve, quando una donna è maltrattata o peggio, si muovono solo quando ormai è troppo tardi – diceva -. E ho scritto quell’enorme sciocchezza, senza nemmeno pensare alla vedova e a chi voleva bene al vice brigadiere, una sciocchezza che ho provato a correggere immediatamente con un altro post, ma ormai… Sono stata una stupida”.
Pochi giorni dopo il dietrofront: “Non ho scritto io il post” – Ma poche ore dopo il fatto, la professoressa aveva cambiato versione dicendo di non avere scritto lei il post incriminato. “E’ stato usato il mio account e il mio pc, ma non ho scritto io quelle parole, aveva poi dichiarato, ma i giudici hanno avuto opinione diversa.
La donna è stata condannata anche al risarcimento delle parti civili entro un anno per ottenere il beneficio della sospensione condizionale della pena. Le cifre stabilite sono di 8mila mila euro per la vedova del carabiniere ucciso, e 5mila euro per il Ministero della Difesa (FONTE>>>>>)
visto il pessimo esempio come insegnante. Ma sicuramente otterrà la benevolenza del giudice e resterà a piede libero.
Però’ almeno ha avuto la sua lezione, dall’ altra parte della cattedra.