Roma, 13 gen 2022 – Dal portale web dell’Associazione Sindacale Professionisti Militari – Chiariamo subito che la risposta è no! L’invalidità civile è infatti cosa ben diversa dalla titolarità dei benefici previsti dalla legge n. 104 del 1992. È vero che, nella normalità dei casi, un invalido civile usufruisce anche dei benefici della legge n. 104 del 1992 … ma non è detto che sia sempre così, soprattutto perché per legge:
• sono mutilati ed invalidi civili “i cittadini affetti da minorazioni congenite o acquisite, anche a carattere progressivo, compresi gli irregolari psichici per oligofrenie di carattere organico o dismetabolico, insufficienze mentali derivanti da difetti sensoriali e funzionali che abbiano subito una riduzione permanente della capacità lavorativa non inferiore a un terzo o, se minori di anni 18, che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età. Ai soli fini dell’assistenza socio-sanitaria e della concessione dell’indennità di accompagnamento, si considerano mutilati ed invalidi i soggetti ultrasessantacinquenni che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età. Sono esclusi gli invalidi per cause di guerra, di lavoro, di servizio, nonché i ciechi e i sordomuti per i quali provvedono altre leggi” (articolo 2 della legge n. 118 del 1971);… L’ARTICOLO CONTINUA QUI >>>
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