Roma, 23 feb 2022 – «La violazione dell’integrità territoriale di un Paese non è accettabile e costituisce una minaccia alla pacifica convivenza di popoli e Stati. Il riconoscimento da parte della Russia delle regioni separatiste di Donetsk e Lugansk, oltre a violare gli accordi di Minsk, mette a rischio gli sforzi per risolvere il conflitto.
La Nato e l’Unione Europea hanno lavorato e continuano a lavorare incessantemente per una soluzione politica. Per giorni abbiamo atteso che alle parole russe sulla de-escalation seguissero i fatti. I fatti, purtroppo, sono andati nella direzione opposta. Continuiamo, però, a ritenere che la via diplomatica sia la strada maestra.Questo non significa che non occorra una risposta ferma».
Ministro Guerini, i nostri soldati sono stati preallertati?
«La coesione che abbiamo dimostrato fino ad ora è necessario che si confermi sia a livello di Unione Europea con il sistema delle sanzioni, che a livello Nato attraverso il mantenimento degli strumenti di deterrenza.
Strumenti a cui anche l’Italia contribuisce con le attività sul terreno dei nostri militari in Lettonia, con l’air policing in Romania, con la sorveglianza marittima nel Mediterraneo orientale e con le ulteriori misure di innalzamento della prontezza operativa che in queste settimane sono state implementate. Misure che, ancora una volta, vanno intese come lo stimolo a un vero confronto costruttivo. Proprio questo è il senso della deterrenza: esortare la Russia a non alimentare il conflitto e scegliere la via della diplomazia».
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comincia ad andare avanti tu che io finisco di fare la valigia