Roma, 2 mar 2022 – Il conflitto tra Russia e Ucraina spaventa gli italiani come non accadeva da molti anni a questa parte. Dimenticata l’emergenza Covid, il pensiero va a cosa potrebbe succedere se la situazione degenerasse coinvolgendo, per assurdo, anche il nostro Paese.
È così che ad un’azienda di Mantova sono già arrivate decine di richieste per l’acquisto di un bunker a prova di bomba. “So che il pericolo esiste, ecco perchè da vent’anni faccio questo mestiere”, afferma a Repubblica l’imprenditore Giulio Cavicchioli, titolare dell’azienda Minus Energie che collabora con Nato e Aviazione italiana.
In Svizzera la maggior parte della gente possiede già un rifugio antiaereo e chi non ce l’ha paga 600 franchi al mese per l’affitto di un bunker comune. In Italia, forse per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale, qualcuno sta pensando al peggio e cerca di anticipare il prossimo. Sicuramente, decine di richieste in pochi giorni sono un fattore sociale da non sottovalutare.
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