OMICIDIO DI DUE POLIZIOTTI, PREOCCUPAZIONE DI USMIA CARABINIERI

Roma, 8 mag 2022 – USMIA. La prevenzione è un obbligo senza alternative: un individuo malato di mente non può essere lasciato “libero” di uccidere.

Roma. La Corte d’Assise di Trieste assolve, perché non imputabile, il responsabile del duplice omicidio di due Poliziotti, Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, assassinati il 4 ottobre 2019.  

Il Segretario Generale di USMIA Carabinieri Carmine Caforio, a nome dell’Associazione che rappresenta, si unisce all’insanabile dolore dei familiari dei due colleghi caduti nell’adempimento del dovere e, prendendo atto della sentenza basata sulle perizie di carattere tecnico-scientifico, manifesta le proprie preoccupazioni. “In questo scenario drammatico – precisa Caforio – si ritiene necessario fare alcune riflessioni: quante di queste tragedie sono accadute sotto gli occhi di tutti e quante ancora ne accadranno senza che cambi qualcosa? La domanda è rivolta soprattutto a coloro che avrebbero il potere/dovere di migliorare l’attuale sistema normativo sia a tutela delle Forze di Polizia, sia per prevenire il preoccupante fenomeno sociale di cui, purtroppo, si parla solo quando il delitto è stato già consumato

Infatti, come si vede spesso nei programmi televisivi o da quanto si apprende sia dai giornali che dai social, notiamo apparire sempre più categorie di persone pronte a criticare l’operato di chi rischia la vita assumendosi grosse responsabilità che, in molti casi, esulano dalle specifiche competenze di Polizia. In realtà, a “costoro” bisognerebbe spiegare che, quasi sempre, le pattuglie delle Forze dell’Ordine si trovano da sole a gestire situazioni pericolose con soggetti affetti da malattie mentali che manifestano atteggiamenti violenti e altamente lesivi – molti di essi già con precedenti psichiatrici, anche gravi, ma di fatto liberi e purtroppo incontrollati sotto l’aspetto sanitario. In questi casi i compiti di Carabinieri e Poliziotti che intervengono sul posto, sono quelli di reprimere l’azione pericolosa posta in essere dall’esagitato, metterlo in sicurezza, richiedere l’intervento della Guardia Medica Psichiatrica per tutelare in primis lo stato di salute del fermato ed infine, qualora il soggetto abbia commesso dei reati, refertare l’accaduto all’Autorità Giudiziaria. L’ARTICOLO CONTINUA QUI >>>

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