Roma, 3 giu 2022 – Il Tar dell’Emilia-Romagna non ha accolto le sue ragioni e così è pronto a ricorrere al Consiglio di Stato il maresciallo dei carabinieri che è stato sanzionato per aver fatto, libero dal servizio, il dj in uno stabilimento balneare della provincia di Forlì-Cesena in alcune occasioni fra il 2017 e il 2019. Proprio così: con la divisa addosso per lavoro e nel tempo libero in consolle, a «feste, sfilate e serate musicali», in locali pubblici.
Abbastanza, per il comando provinciale di Forlì-Cesena della Legione dei carabinieri dell’Emilia-Romagna, per staccargli una sanzione disciplinare, quella della «consegna» per due giorni. Il militare si è sempre difeso sostenendo di aver informato per tempo l’Arma di questa sua attività.
L’ Arma però, di suo, contesta la legittimità della vicenda, soprattutto perché il locale rientra nella giurisdizione in cui opera il maresciallo che potrebbe, quindi, trovarsi nella situazione di dover fare un controllo. Al centro della contestazione «due profili di social network non riportanti il suo nome reale, ma direttamente e palesemente a lui riconducibili, per pubblicare diverse fotografie che lo ritraevano». Foto che riguardavano gli eventi musicali appunto.
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