Roma, 8 ago 2022 – USIF. E’ proprio vero che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Ma è altrettanto vero che una miopia verso i diritti costituzionalmente protetti, quelli previsti appunto ad indirizzo di chi soffre per patologie, menomazioni e/o infermità, non possono passare dal setaccio a maglie strette del risparmio della spesa pubblica.
Con la ir/razionalizzazione delle risorse già previste nel riordino della Sanità militare, con il d.lgs n.7 del 28.01.2014 – art.8, il Governo previde che era necessario un coordinamento razionale con i criteri interforze tra il Servizio Sanitario Militare e il Servizio Sanitario del Corpo della Guardia di Finanza, senza maggiori oneri per la finanza pubblica.
Riteniamo che tale scelta, a parere nostro miope, abbia purtroppo portato alla compressione di quei diritti a vedersi riconosciuta una menomazione per causa di servizio, nei tempi previsti dal procedimento amministrativo, 180 giorni con DPCM 5 maggio 2011, n. 109, pubblicato sulla G.U. n. 163 del 15.07.2011. L’articolo continua qui >>>
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