UN ALTRO COLPO BASSO ALLA PREVIDENZA DEL PERSONALE. PAGAMENTO DELLE CASSE MILITARI RINVIATO FINO A 24 MESI

Roma, 20 dic 2022 – SIAM. Prima il prolungamento dei tempi di pagamento del T.F.S. oltre i due anni, poi il mancato avvio della Previdenza Complementare, con tutte le relative vicissitudini che hanno fatto fallire i ricorsi in materia: il personale militare prossimo alla cessazione dal servizio ha già subito un duro colpo. Le pensioni dei militari sono state così pesantemente penalizzate che il personale che va in quiescenza è stato costretto a sottoscrivere finanziamenti per ottenere ciò che si riteneva fosse un diritto già acquisito (evidentemente il concetto di diritto acquisito vale solo per i vitalizi dei politici).

Oggi il Governo decide che pure il pagamento delle Casse militari (Ufficiali, Sottufficiali e Graduati) possa essere differito fino a 24 mesi. Insomma, viene meno anche quello che era l’ultimo beneficio rimasto a chi andava in pensione che, pagato nel giro di qualche mese, consentiva di tamponare la ritardata liquidazione del TFS.

Infatti nel testo della Legge di Bilancio in discussione in Parlamento proprio in questi giorni, all’articolo 112 è inserito il seguente comma:

_«4. L’indennità di cui al comma 1 è ordinariamente corrisposta all’atto della cessazione dal servizio. Con decreto del Ministro della difesa, su proposta motivata del consiglio di amministrazione della Cassa, sentito il Capo di Stato Maggiore della difesa, il termine di corresponsione di cui al precedente periodo può essere differito fino a un massimo di 24 mesi.».

Ancora una volta la soluzione è mettere le mani nelle tasche dei lavoratori per sopperire alle difficoltà derivanti da una poco lungimirante gestione delle Casse negli anni passati. Magari pure lucrando interessi in maniera paradossale come già fa l’INPS, che prima posticipa il pagamento del TFS per problemi economici del proprio bilancio e poi eroga quelle stesse somme dietro il pagamento di una percentuale da parte dell’interessato che va in pensione, alla stregua di un “pizzo” vero e proprio.

Era chiaro che con la riduzione del numero degli arruolati nel corso di questi ultimi decenni, il rapporto tra chi versava e chi incassava era destinato a produrre sofferenza in questi istituti. Occorreva agire per tempo adottando strategie ben diverse e più coraggiose, rispetto all’immobilismo che invece ha denotato l’azione dei vari consigli di amministrazione.

Proprio oggi che il quadro economico delle famiglie risulta estremamente difficile per via dell’aumento dell’inflazione, è questa l’attenzione del Governo nei confronti del personale militare?

Il SIAM chiede che questo comma venga cancellato dal testo in esame ed avviato un tavolo di confronto con i Sindacati per definire una diversa strategia che faccia uscire le Casse Ufficiali e Sottufficiali dalle difficili situazioni in cui versano ed anche per disciplinare le modalità di partecipazione delle rappresentanze sindacali alle loro gestioni.

(9-12-22)

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One thought on “UN ALTRO COLPO BASSO ALLA PREVIDENZA DEL PERSONALE. PAGAMENTO DELLE CASSE MILITARI RINVIATO FINO A 24 MESI”

  1. Questo bisognerebbe ricordarlo a quanti si sono sperticati nelle lodi al nuovo ministro, che in uno delle solite dichiarazioni copia-incolla e vuoto a perdere, diceva che ci sarebbe stata maggiore attenzione al comparto. Forse non nel senso inteso da coloro di cui sopra.

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