USMIA: 12 MAGGIO, giornata Internazionale degli Infermieri. Il Governo tuteli i nostri Medici ed Infermieri militari.

Roma, 14 mag 2023 – USMIA FORMULA I MIGLIORI APPREZZAMENTI IN QUESTA GIORNATA MONDIALE DEDICATA AGLI INFERMIERI: 12 maggio.

USMIA desidera esprimere il proprio apprezzamento per l’intervento del Governo riguardante il reclutamento di ufficiali medici e sottufficiali infermieri nell’Esercito italiano, nella Marina militare, nell’Aeronautica militare e nell’Arma dei Carabinieri, così come è stato previsto dall’articolo 7 del decreto legge 44/2023.

Si tratta del giusto riconoscimento nei confronti di questi uomini e donne che, lo ricordiamo, si sono prodigati con grande professionalità sia per i compiti istituzionali della Difesa che per le attività di concorso alla popolazione civile durante le fasi più critiche della pandemia Covid_19.

Richiamiamo le seguenti norme indicate dall’articolo 7 del decreto legge 44 del 22/04/2023:

  • Il comma 5, che autorizza il Ministero della Difesa a bandire concorsi straordinari per il reclutamento, nell’anno 2023, di ufficiali medici e sottufficiali infermieri, con un numero di posti a concorso stabilito, al fine di garantire la continuità dei servizi sanitari all’interno delle Forze Armate.
  • Il comma 6, che prevede la ripartizione dei posti a concorso tra le Forze Armate e l’Arma dei Carabinieri mediante un decreto del Ministro della Difesa.
  • Il comma 7, che prevede una riserva di posti non superiore al 50% in favore degli ufficiali medici e dei sottufficiali infermieri arruolati in servizio a tempo determinato, specificando che i limiti di età previsti dagli articoli 652, comma 1, 664, comma 1, lettera a), e 682, comma 5-bis, lettera b) del codice dell’ordinamento militare, di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010, non si applicano per coloro che hanno contratto la ferma fino al 30 giugno 2023.

Anche a fronte di tale buona volontà da parte del Governo, dobbiamo tuttavia rilevare che i posti a concorso previsti dal comma 5 sono insufficienti rispetto alle reali necessità e auspichiamo, pertanto, che essi possano essere incrementati così che possa essere garantito un adeguato soddisfacimento delle attuali carenze organiche e assicurato, conseguentemente, il regolare espletamento dei servizi sanitari militari. Rammentiamo che l’esigenza riguarda il futuro di 200 professionisti, medici e infermieri, che hanno prestato servizio nei momenti più difficili e rischiosi, insieme ai colleghi della sanità pubblica anch’essi all’epoca assunti a tempo determinato per l’emergenza sanitaria, ai quali è stata per contro, negli ultimi tempi, garantita la stabilizzazione nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale. Perché dunque si discrimina tra professionisti della sanità militare e civile?? L’ARTICOLO COMPLETO CONTINUA QUI >>>

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