Roma, 5 lug 2023 – Ritaglio di articolo ripreso da corriere.it / Gli uomini del Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri hanno devoluto i 10 mila euro totali di premio per l’arresto del boss per acquistare due letti per il reparto di dell’Oncoematologia pediatrica del Civico di Palermo. Il primario: «Emozione enorme».
Se fosse stato per i carabinieri del Raggruppamento operativo speciale, comandati dal generale Pasquale Angelosanto, tutto sarebbe rimasto riservato: anche questa volta. Agire in silenzio è la loro cifra: quella che gli consente, ogni anno, di arrestare migliaia di mafiosi e terroristi non solo in Italia ma — con la collaborazione delle forze di polizia straniere — anche all’estero. L’ultimo super latitante, in ordine di tempo, è stato
Matteo Messina Denaro. Della feroce cosca dei «corleonesi» era rimasto solo lui: una «primula rossa» a cui hanno dato la caccia per 30 anni gli inquirenti in tutto il mondo. Come il «capo dei capi», Totò Riina, il boss trapanese fu arrestato a Palermo.
Lo scorso 16 gennaio gli uomini del Ros lo riconobbero e fermarono a pochi passi da una clinica dove era in cura sotto falso nome. L’ARTICOLO CONTINUA QUI >>>
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