NESSUNA INDENNITA’ SUPPLEMENTARE AL PERSONALE IN FERMA

Roma, 27 lug 2023 – L’arruolamento è da poco cambiato all’interno delle Forze Armate, vedendo la sostituzione del vecchio sistema dei VFP1/4 dal nuovo VFI/T. Purtroppo però, malgrado i primi miglioramenti evidenti in questo passaggio, dobbiamo prendere atto che alcune situazioni, come quella relativa alla mancata corresponsione (per questo personale) dell’indennità supplementare, non ha trovato ancora una definitiva soluzione.

Questa O.S. ha rappresentato quindi agli Stati Maggiori e al Ministro della Difesa, le notevoli criticità rilevate, sia a seguito delle segnalazioni ricevute dai propri iscritti, oltre che ad uno studio approfondito delle norme e leggi in vigore, riguardante il personale Volontario: VFI, VFT, VFP1 e VFP4 che conclude con successo l’iter formativo da Operatore nelle Forze Speciali o effettivo in reparti di alta valenza operativa.

Il personale che presta servizio in questi Reparti operativi percepisce una specifica indennità supplementare. Indennità ricevuta da tutti, eccezion fatta per la categoria dei Volontari di Truppa.

A loro, infatti, benché vengano impiegati a tutti gli effetti in operazioni con la stessa esposizione ai rischi specifici, al pari ad esempio degli operatori FS con brevetto di Acquisitore Obiettivi o di Ranger, ovvero a tutto il personale volontario specializzato in ambito AVES che consegue il brevetto TMA in servizio permanente, ad oggi non è corrisposta alcuna indennità supplementare. Unica discriminante, quella di far parte “ancora” della categoria sbagliata, cioè non essere ancora transitati in servizio permanente effettivo.

Questo configura ineludibilmente una situazione di paradossale e illogica disparità nei loro confronti.

Pertanto, il SIAMO Esercito ha chiesto agli Uffici competenti di Forza Armata e del Dicastero, di valutare la creazione di un tavolo di lavoro urgente che comprenda esperti tecnici e politici per esaminare il problema e prendere in considerazione le azioni più adeguate a risolvere questa discrepanza che dura ormai da troppo tempo.

Il S.I.A.M.O. Esercito si impegna a mantenere costantemente viva l’attenzione su questa delicata questione di disparità fino a quando non sarà risolta, garantendo a TUTTI gli Operatori F.S. un adeguato riconoscimento economico per la loro preziosa opera.

IL DIRETTIVO NAZIONALE
S.I.A.M.O. Esercito

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