A QUANDO IL RINNOVO DEL CONTRATTO PER I MILITARI, POLIZIOTTI E VIGILI DEL FUOCO?

Roma, 3 dic 2023 – ANCHE IL PERSONALE DEI COMPARTI DIFESA, SICUREZZA, E SOCCORSO PUBBLICO (Vigili del Fuoco) STANNO SUBENDO, AL PARI DI TUTTI GLI ALTRI CITTADINI E LAVORATORI, IL NOTEVOLE COSTO DELL’INFLAZIONE CHE HA AUMENTATO I PREZZI DI TUTTO CIO’ CHE SI PUO’ COMPRARE, E DEI BASSI STIPENDI RICEVUTI.

Bassi stipendi rispetto anche agli stessi colleghi Europei, che pur svolgendo un analogo lavoro percepiscono molto di piu’ di noi Italiani! Peccato che quando si parla di questa cosa si prende ad esempio sempre i professori, dottori, infermieri, ecc.. Ma mai si parla della differenza che c’e’ tra i militari, poliziotti, vigili del fuoco, e anche se non e’ di nostro stretto interesse, perche’ non parlano anche di impiegati, operai, pensionati e di chi sta peggio di noi? In questo ci possiamo ritenere quindi una categoria di lavoro di serie B, rispetto come detto, ai colleghi europei e di una Europa che ci dicono essere unita e con notevoli vantaggi per i cittadini? Sara’ proprio cosi’?

Ritornando a noi, anche se il ritardo per l’approvazione del nuovo contratto – triennio 2022/24 – e’ ancora nei tempi statistici dei precedenti ritardi sul rinnovo, oggi pero’ l’approvazione si rende piu’ urgente del passato a causa del notevole aumento del costo della vita. Il Governo sembra essersene accorto e sta tamponando con l’elargizione di una manciata di euro di vacanza contrattuale. Ma questa cosa non basta; bisogna provvedere al piu’ presto al rinnovo del contratto, concedendo aumenti degni di questa super inflazione che negli anni 2022, 2023 e 2024 e’ molto piu’ alta che nel passato.

Segue ritaglio di articolo ripreso da huffingtonpost.it / TITOLO: La maggioranza che oggi governa il paese si è sempre dichiarata senza se e senza ma dalle parte delle forze dell’ordine. A parole.

Settecento giorni senza contratto di lavoro per i poliziotti, ben 400 trascorsi sotto l’egida del governo targato Giorgia Meloni. È implacabile il contatore che campeggia da quasi 2 anni sul sito internet del Silp Cgil, il sindacato di polizia della Cgil che non ha fatto sconti all’esecutivo precedente come non ne fa all’attuale.

C’è però un dato inequivocabile: la maggioranza che oggi governa il paese si è sempre dichiarata senza se e senza ma dalle parte delle forze dell’ordine, recentemente addirittura è stato convocato anche un Consiglio dei ministri straordinario sulla sicurezza preceduto da un incontro con organizzazioni e rappresentanze delle divise eppure, se guardiamo alla sostanza delle questioni, alle cifre e ai numeri qualcosa non torna.

Non solo perché il traguardo dei 700 giorni senza contratto di lavoro e senza neppure un avvio ufficiale delle trattative non rappresenta certo una medaglia da mettere al collo. Ma soprattutto perché, come ha ricordato più volte il segretario generale del Silp Cgil, Pietro Colapietro, le risorse in relazione al costo della vita sono addirittura inferiori al precedente contratto.

Infatti, l’ultimo accordo siglato, con ritardo, durante il governo Mario Draghi, a favore delle lavoratrici e dei lavoratori delle forze di polizia, relativo al triennio 2019 – 2021, prevedeva un aumento medio del 4% considerando che in quel triennio il tasso inflattivo è stato il seguente: 0,6% nel 2019, addirittura meno 0,2% nel 2020 e 1,9% nel 2021. L’ARTICOLO COMPLETO LO PUOI FINIRE DI LEGGERLO CLICCANDO QUI >>>

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