Avvio della contrattazione per il comparto “Difesa e Sicurezza”. Luci e ombre della triste cronaca di una storia annunciata. Di Eliseo Taverna

Roma, 27 apr 2024 – Sono stati impiegati decenni e decenni di lotte e rivendicazioni (ad onor del vero, da parte di pochi, le cui azioni, poi, in tanti si sono impossessati, giovandosene) per poter ottenere la libertà sindacale per il personale militare, con un processo connotato da forte ostracismo da

parte delle Amministrazioni e anche della classe politica, che avrebbe voluto continuare ad avere personale totalmente prono alle esigenze più disparate e pronto a ubbidire, all’occorrenza, ad ogni sussulto di chi siede più in alto, offrendo, come contropartita, qualche misero spicciolo di aumento salariale.

A seguito del primo incontro di tutte le sigle del comparto “Sicurezza e Difesa”, tenutosi nel pomeriggio del 24 aprile u.s., presso la Funzione Pubblica, è, infatti, emersa subito, dopo i primi interventi, l’impossibilità di proseguire su un tavolo disomogeneo, frammentato e con visioni completamente differenti, persino nella forma di svolgimento dei tavoli e degli interventi. Clicca qui e continua a leggere >>>

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