Roma, 25 lug 2021 – Domani intervista il procuratore capo di Catanzaro Gratteri, che definisce quella della ministra Marta Cartabia una riforma che non serve alla sicurezza dei cittadini italiani, non serve a dare giustizia alle parti offese, a coloro i quali hanno subito vessazioni da parte di mafiosi o criminalità comune.
Non era inimmaginabile che si potesse proporre una riforma così giustificandola con l’arrivo dei soldi dall’Europa. Dire che bisogna fare la riforma perché altrimenti l’Europa non ci darà i soldi è umiliante.
Per coerenza non bisognava celebrare queste ricorrenze, i morti non si possono difendere, non possono parlare. Falcone e Borsellino si saranno girati tre volte nella tomba a sentire questo tipo di riforma.
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Prima danno solidarietà alle vittime di mafia e poi sono favorevoli alla PRESCRIZIONE dei REATI.
Un grazie sincero a Gratteri per il suo sincero impegno contro la mafia