Roma, 4 ago 2021 – Si è suicidato due giorni dopo la drammatica audizione della Commissione di inchiesta sui tumulti nel giorno dell’Epifania. A oggi sono quattro i suicidi tra i tutori dell’ordine
Lo hanno trovato senza vita, nella sua casa a Dale City, in Virginia, giovedì 29 luglio. Gunther Paul Hashida era un agente del Metropolitan Police Department di Washington. Il 6 gennaio era a Capitol Hill, a fronteggiare l’assalto dei trumpiani al Congresso. Il 5 agosto avrebbe compiuto 44 anni, diciotto dei quali trascorsi con la divisa blu della polizia. Si è suicidato due giorni dopo la drammatica audizione della Commissione di inchiesta sui tumulti nel giorno dell’Epifania.
Il 10 luglio scorso si è ucciso un altro poliziotto, il quarantenne Keyle DeFreytag: anche lui faceva parte dell’«emergency team» spedito nel primo pomeriggio sui gradini del Parlamento, a fare da argine a migliaia di dimostranti. La lunga scia del trauma, dunque, non si è ancora esaurita.
A oggi sono quattro i suicidi tra i tutori dell’ordine. A Hashia e DeFreytag vanno aggiunti Jeffrey Smith e Howard Liebengood. Erano tutti veterani, con almeno 10-15 anni di servizio. Nel conto, naturalmente, entra anche Brian Sicknick, 42 anni, morto il 7 gennaio, dopo una giornata di battaglia, in cui fu colpito da un estintore e bersagliato con gas tossici.