Green Pass: Un GIUDICE della seconda sezione civile del Tribunale di Roma ha sentenziato: inammissibile il ricorso di una associazione di consumatori

Roma, 31 ago 2021 – I NO VAX TROVERANNO MAI UN GIUDICE CHE GLI DARA’ RAGIONE? In questi tempi di pandemia e di STATO di EMERGENZA del Paese sara’ molto difficile, ma non si sa mai. Tentare ne vale sempre la pena.  Mentre molti sono indaffarati a presentare ricorsi, a mugugnare o manifestare; mentre i gren pass certificati sfrecciano veloci ovunque, da domani 1/9 entra in vigore anche il green pass sui treni e autobus per spostarsi nelle lunghe percorrenze, o da regione a regione, ed altre restrizioni in merito. Un disagio di non poco conto, al quale va sommata anche la tempistica per sottoporsi ad un tampone certificato, per fare le stesse cose dei “valorosi” vaccinati con green pass. (Dico valorosi perche’ per i no vax, il fatto di vaccinarsi e’ pericolosissimo per la salute).

LE ALTRE DUE BUONE RAGIONI PER VACCINARSI SONO:

la prima, per uno che ha solo paura di vaccinarsi è quella di essere assimilato a un no vax puro e duro, pur non essendolo;

la seconda, è quella di non vedersi incamminare volontariamente (perche’ se si aspettano i 4 infermieri che ti ci portano sotto braccio, li si aspettano invano) verso la “PUNTURA”, per la quale si dovra’ scegliere: o continuare ad entrare al lavoro e guadagnarsi l’utile stipendio, o la sospensione dal lavoro senza stipendio; ecco credo che e’ meglio farlo prima che poi mettere in crisi il proprio credo e la propria scelta antecedente alla puntura che faranno, sempre ovviamente su una libera scelta volontaria del nuovo punturato.

MA ORA VEDIAMO COSA HA DECISO IL GIUDICE SU UN RICORSO CONTRO IL GREEN PASS

Prima sconfitta in sede di giudizio per i ‘no Green Pass’. Un giudice della seconda sezione civile del Tribunale di Roma ha dichiarato inammissibile il ricorso d’urgenza contro la Presidenza del Consiglio dei ministri e contro il Consiglio dei ministri – difesi dall’Avvocatura dello Stato – presentato da un’associazione di utenti e consumatori, ‘Diritto e mercato’, contro il decreto del governo di fine luglio che proroga lo stato d’emergenza al 31 dicembre e prevede l’utilizzo del passaporto vaccinale.

Il magistrato boccia l’iniziativa dei ricorrenti, giudicandola inammissibile e facendo presente che ogni valutazione sul decreto e sull’eventuale e generica lesione di diritti non attiene a un giudice civile. E questo perché si tradurrebbe in una valutazione di legittimità costituzionale che, semmai, può essere sollevata alla Corte costituzionale da un magistrato nel corso di un giudizio pendente. In altri termini, il giudice del Tribunale civile chiude la strada a chi intenda mettere in discussione il Green Pass – che da domani sarà esteso anche ai trasporti e a chi lavoro nella scuola – senza la lesione di uno specifico interesse. Il ricorrente, insomma, secondo il giudice ”sembra confondere un’astratta res controversa, che si sostanzia nell’asserita violazione dei diritti costituzionalmente protetti, con un giudizio autonomo e distinto, condizione normativa imprescindibile per adire la Corte costituzionale”. L’ARTICOLO COMPLETO CONTINUA SU REPUBBLICA.IT, CLICCA QUI >>>

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