IL MINISTRO DELLA PA RENATO BRUNETTA sul Green pass: approvato il decreto che estende l’obbligo di certificazione a tutti i lavoratori. SEMPRE BRUNETTA: “Con questo provvedimento andiamo a toccare tutto il capitale umano attivo del Paese”

Roma, 21 set 2021 – AL VIA L’ORGANIZZAZIONE PER VERIFICARE IL GREEN PASS NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E MONDO PRIVATO. BRUNETTA: il Consiglio dei ministri ha approvato l’altra settimana (13/9/21) all’unanimità il decreto legge che estende l’obbligo di green pass per l’accesso ai luoghi di lavoro a partire dal 15 ottobre.

Lo stop a ogni retribuzione, compenso o emolumento in mancanza di certificazione verde riguarderà tanto i dipendenti della Pubblica amministrazione quanto tutti i lavoratori del privato.

Il decreto prevede che il personale che ha l’obbligo del green pass, se comunica di non averlo o ne risulti privo al momento dell’accesso al luogo di lavoro, sia considerato assente ingiustificato con lo stop allo stipendio già dal primo giorno e fino alla sua presentazione; dopo cinque giorni di assenza il rapporto di lavoro è sospeso. Nel settore privato la sospensione scatterà dal primo giorno così come la retribuzione. In ogni caso, precisa il decreto, «senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro».

Brunetta, “Con questo provvedimento andiamo a toccare tutto il capitale umano attivo del Paese”

“La novità di questo provvedimento è la strategia universalistica: andiamo a toccare tutto il mondo del lavoro pubblico e privato (il privato dipendente e autonomo). Un insieme di 23 milioni di lavoratori, di cui 3,2 milioni di dipendenti pubblici. Praticamente tutto il capitale umano attivo del Paese che in gran parte è già vaccinato e già dotato di green pass”. Queste le parole del ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, durante la conferenza stampa con i ministri Mariastella Gelmini, Andrea Orlando e Roberto Speranza dopo il Consiglio dei ministri.

“Con questo provvedimento vogliamo accelerare la dinamica vaccinale che prevede già 250mila nuovi vaccinati ogni giorno e che a metà del prossimo mese dovrebbe portarci all’81-82% di popolazione protetta. Una quota che però non basta ancora. Per questo il decreto, complesso e straordinario, che entrerà in vigore dal 15 ottobre, è importante: consente di usare queste quattro settimane non soltanto per mettere a punto i meccanismi di gestione e controllo necessari per estendere l’obbligo di green pass, ma anche per contare su un grande e serissimo effetto annuncio. È probabile che la sola approvazione del decreto porti già nelle prossime quattro settimane all’accelerazione certamente dei green pass, ma anche dei vaccini, migliorando le previsioni già positive del Generale Figliuolo”.

“Concordo con Fauci: Italia all’avanguardia nel mondo”

“Perché c’è tanta fretta? Perché comincia l’autunno, perché se aumenta la circolazione del virus aumenta anche il rischio di varianti capaci di ‘bucare’ i vaccini. Abbiamo poco tempo. Fortunatamente possiamo utilizzare e applicare il modello della scuola, del collega Patrizio Bianchi: ha funzionato tutto, dai controlli ai sistemi di monitoraggio, e la scuola è il luogo più complicato”. 

“Tutto questo non può che rafforzare la crescita, che quest’anno sarà del 6%, e renderla strutturale. Concordo con Fauci: l’Italia si pone all’avanguardia nel mondo. Dobbiamo essere grati al presidente Draghi, che sul green pass ha tenuto la barra dritta”. FONTE: funzionepubblica.gov.it

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