Roma, 27 sett 2021 – Due medici sono indagati per omicidio colposo. Il carabiniere che il 28 febbraio del 2018 ha sparato ferendo la moglie e ha ucciso le loro due figlie di sette e tredici anni, non era nelle condizioni di avere con sé una pistola.
Si tratta della psicologa militare e del suo medico personale. La Procura vuole capire le responsabilità a loro carico e il perché gli sia stata rilasciata la certificazione di idoneità a detenere l’arma. Il militare infatti al tempo in cui sono accaduti i tragico fatti che hanno portato al delitto si trovava in uno stato psicologico instabile e aveva già aggredito sua moglie.
Per questo motivo la pistola gli era stata tolta, poi ridata, e chi indaga vuole chiarire il motivo sia avvenuta la restituzione, dato che l’arma è stata utilizzata per compiere una strage famigliare. Da chiarire dunque le responsabilità a carico dei due medici che lo hanno visitato.
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