Roma, 29 sett 2021 – ”La stragrande maggioranza delle sindacali del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria, rappresentativa del 95% del personale, ha registrato un’inaccettabile inerzia
del ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria rispetto alla gravissima emergenza delle carceri, soprattutto in relazione alle aggressioni subite dai poliziotti penitenziari e, in particolare, rispetto ai recenti eventi critici verificatisi a Firenze Sollicciano e Frosinone”. Lo sottolineano in una nota unitaria Sappe, Osapp, Uil Pa, Sinappe, Uspp, Cisl, Cgil Fp.
Secondo le stesse organizzazioni, ”la politica penitenziaria sta
compromettendo seriamente l’ordine e la sicurezza degli istituti penitenziari
purtroppo a discapito dell’incolumità fisica e psicologica del personale della
polizia penitenziaria”. ”Le condizioni di estremo disagio risentite dai colleghi e
la grave compromissione della sicurezza degli istituti penitenziari, ancor più
aggravate da una intollerabile compressione delle relazioni sindacali, hanno
costretto queste rappresentanze ad indire lo stato di agitazione del
personale e ad interrompere tutte le trattative a livello nazionale, di
provveditorato e in ogni istituto penitenziario – concludono – In assenza di
urgentissimi interventi, la mobilitazione del personale culminerà con una
manifestazione nazionale di protesta” (FONTE>>>>>).