Roma, 13 ott 2021 – “Se il fatto di indossare la toga mi deve limitare a esprimere la mia opinione sulla legittimità di atti o di provvedimenti, o peggio ancora a denunciare fatti penalmente rilevanti, anche se riguardano rappresentanti delle istituzioni, allora preferisco lasciare la toga“.
Ad annunciarlo in una intervista all’AdnKronos è il giudice Angelo Giorgianni, consigliere della Corte d’Appello di Messina, coautore del libro “Strage di Stato. Le verità nascoste del Covid-19”, con prefazione del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. Sabato pomeriggio, Giorgianni ha partecipato alla manifestazione no green pass di Roma culminata nell’attacco alla sede della Cgil.
C’era anche lui sul palco ad attaccare il Governo, chiedendo “una Norimberga” contro l’esecutivo, ma tiene subito a precisare che condanna “gli atti di violenza”.
“La manifestazione è una cosa – dice – quello che è successo fuori è diverso. In quella piazza c’erano mamme, bambini, lavoratori, ed era una piazza internazionale, senza simboli di partiti, e pacifica.
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