IL S.I.A.M.O. ESERCITO IMPUGNA AL TAR IL PROVVEDIMENTO SUL GREEN PASS

Roma 23 ott 2021 – Il Sindacato S.I.A.M.O. Esercito – assistito dagli Avvocati Prof. Filippo de Jorio e Jean Paul de Jorio – ha impugnato innanzi al TAR del Lazio (Ricorso R.G. n. 10220/2021), la Circolare emanata dallo Stato Maggiore dell’Esercito Prot. N. M_D E0012000 REG2021 0204213 del 12 ottobre 2021, avente ad oggetto gli “Adempimenti e le indicazioni operative per i datori di lavoro del Ministero della Difesa, nella verifica della «Certificazione verde»”.

Sono stati chiamati in giudizio oltre allo Stato Maggiore dell’Esercito, anche il Ministero della Difesa e lo Stato Maggiore della Difesa.

A parere di questa O.S. lo Stato Maggiore dell’Esercito ha infatti omesso di considerare alcuni profili – pratico-organizzativi, prim’ancora che giuridici – che avrebbero consentito a tutti i militari di prestare servizio in assoluta sicurezza senza discriminazione, pregiudicando il legittimo diritto al lavoro e alla vita privata, precludendo l’accesso agli alloggi di servizio al personale sprovvisto di c.d. Green Pass.

In sede cautelare è stata richiesta quindi la sospensiva del provvedimento, ma soprattutto il rinvio ex art. 267 del TFUE del dossier alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, in considerazione della manifesta incompatibilità della Circolare e della presupposta disciplina interna, rispetto al diritto dell’UE.

Pertanto con il Decreto Monocratico del 21 ottobre 2021, è stata fissata la trattazione collegiale in camera di consiglio il 10 novembre 2021, ritenendo la questione, per la sua delicatezza, di particolare ponderazione degli interessi in conflitto, richiedendo alla P.A. il deposito di una dettagliata relazione sulla vicenda.

IL DIRETTIVO NAZIONE
S.I.A.M.O. Esercito

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5 thoughts on “IL S.I.A.M.O. ESERCITO IMPUGNA AL TAR IL PROVVEDIMENTO SUL GREEN PASS”

  1. Tempo perso, nessuno ha imposto l’ obbligo, solo una costatazione dei fatti, vuoi lavorare bene o stare in ambienti collettivi, allora devi assicurare il rispetto e la salute verso tutti i lavoratori (vaccinati o no), mediante il green pass o tampone.

  2. PER I FAVOREVOLI AL GREEN PASS

    Un giorno ti presenti al cinema col tuo bel greenpass, ma il lettore non lo accetta. Riprovano, nulla, non lo rileva. Non vedi il film. Ti incazzi. La mattina dopo vai nella farmacia dove ti hanno fatto il greenpass, anche il farmacista non riesce a capire cosa non va nel tuo passaporto verde. Allora vai all’USL. E loro vedono che c’è un blocco nel tuo greenpass e ti dicono di rivolgerti al Comune. E lì scopri cos’è successo. “Lei signore, non ha presentato la dichiarazione dei redditi!” “E questo cosa c’entra col greenpass?” “Con l’ultimo DPCM è stato inserito il blocco fiscale nel green pass!” Allora chiami il tuo commercialista, lo insulti, gli dici che hai il green pass bloccato. Il poveretto in 24 ore ti presenta la dichiarazione, ti paga l’F24. Quindi ritorni al Comune, ma ancora il greenpass non si sblocca. L’impiegata consulta la tua scheda nel suo computer: “Signore, mi risulta che lei non ha ancora pagato una multa per divieto di sosta…” Allora resti di merda. Cominci a capire perchè i governi dei conti e dei draghi insistevano tanto per abituarti a vivere con un passaporto verde. E tu che credevi davvero che lo facessero per il tuo bene, perchè tenevano alla tua salute, e invece ti hanno fottuto. Grazie alla tua accondiscendenza, al tuo egoismo, ci hanno fottuti tutti!
    Forse a quel punto ti renderai conto che quelle persone che gridavano in piazza “No green pass!” non erano così coglioni come tu credevi

  3. IN RISPOSTA A GIUSEPPE.

    Non viviamo in Paradiso dove tutti siamo buoni, onesti e giusti. L’uomo per sua natura e’ un essere imperfetto e come tale conosce la cattiveria, commette reati, omicidi, furti, violenze, evasione fiscale, corruzione, concussione mobbing, gelosia, ecc.ecc.. Diciamo che l’uomo non ha limiti alla fantasia per commettere anche guai. Poi c’e’ chi sa frenarsi e chi si comporta bene. Quindi non siamo tutti uguali davanti alla legge.

    Per dare una risposta veloce al tuo post si possno citare alcuni sistemi di contenimento che gia’ sono in funzione in italia, dove esistono gia’ dei registri, dei data base, ecc.:

    1. per i reati esiste il casellario giudiziario dove c’e’ il curriculum personale di ognuno.
    2. per le infrazioni in auto, moto ecc abbiamo la patente a punti e a scalare
    3. per i cattivi allo stadio abbiamo il DASPO
    4. per i semi-carcerati abbiamo il braccialetto elettronico, il foglio di via, o il divieto di avvicinamento. Tutte cose registrate in appositi elenchi
    5. per gli incidenti auto abbiamo l’assicurazione con il bonus malus a classi e a salire e se fai troppi incidenti ti cacciano proprio da quell’assicurazione.
    6. per i militari e altri lavoratori abbiamo le note caratteristiche, le punizioni i reati. tutti registrati.
    7. poi i militari hanno l’obbligo di comunicare qualsiasi fatto al Ministero della DIFESA riguardante la sua sfera privata: denunce, querele, cause, risse, patente segnalata, ecc. ecc..
    8. per chi non paga le tasse o multe abbiamo l’anagrafe presso la ex equitalia con recupero forzoso del dovuto e sequestro dell’importo sul conto corrente
    9. se non paghi i debiti o il mutuo poi si arriva ai sequestri. del conto corrente, della casa, dell’auto, dello stipendio o parte della pensione.
    10. se bevi troppo o guidi sotto l’effetto di droga ti ritirano la patente e vieni inserito in appositi registri
    11. se sei un cattivo pagatore esiste gia’ una banca dati nazionale e nessuno ti fa piu’ credito.
    12. per chi si droga o beve in modo cronico deve frequentare il SERT.
    13. chi spaccia o si droga viene segnalato al questore, su appositi elenchi
    14. per chi non puo’ espatriare e’ registrato su degli elenchi di polizia e gli ritirano anche il passaporto
    15. se non aggiorni il documento di riconoscimento in banca o posta ecc., ti bloccano il conto corrente per la pratica antiriciclaggio
    16. per chi commette reati politici, sessuali, ecc, le forze di polizia in caso di reato da accertare iniziano le ricerche sentendo queste persone della zona che hanno in precedenza commesso simili cose
    17. se non paghi la tassa di immondizia al tuo comune di residenza, ti disabilitano il codice fiscale per accedere in discarica/o isola ecologica per gettare cose piu’ o meno ingombranti, ecc.
    18. se non paghi le quote associative dei club, dei circoli, ecc. ti bloccano la tessera e non entri piu’ finche’ non ti regolarizzi
    19. con sentenza uno puo’ essere radiato dalla frequenza dei pubblici uffici oppure dal ricoprire un incarico pubblico. Esistono gli elenchi.
    20. se vai oltre il fido bancario ti bloccano il credito e il bancomat diventa inutile averlo
    21. se usi in maniera sbagliata o non paghi le spese autostradali mensili, ti bloccano il telepass
    23. se non paghi l’abbonamento mensile ti bloccano internet. Se non rinnovi una ricarica del telefono dopo circa 12 mesi ti bloccano del tutto il numero di telefono del cellulare.
    24. si puo’ essere radiati da vari albi: dottori, avvocati, giornalisti, ed esistono regolari elenchi
    25. E’ stato attivato per ogni cittadino lo SPID. Cosi’ entri ovunque con la stessa credenziale. Basterebbe obbligarla anche per accedere sui social e ovunque sul web e finirebbero i profili falsi o varie truffe.
    26. E’ stata creata la posta elettronica PEC ed esistono dei registri nazionali. Non passera’ ancora molto tempo per imporla d’ufficio a tutti. E le notifiche saranno ricevute per PEC. Inutile dire io non la voglio.
    27. Esiste il registro antimafia e di coloro che hanno effettuato reati ambientali

    – dimentichiamo qualcosa?
    Forsei si. Qualcosa di cui sopra sono dei reati penali, altri sono infrazioni amministrative serie, altri semplici cose che non sono reati. Ma dimostrano comunque il profilo personale di ogni singolo individuo, e se messi assieme ognuno di noi ha una situazione comportamentale diversa dall’altro.

    QUESTI ESEMPI DIMOSTRANO CHE NON TUTTI SIAMO UGUALI E NON TUTTI VANNO TRATTATI ALLO STESSO MODO. QUINDI CHI LO DICE CHE PRIMA O POI QUESTE COSE NON VENGANO RICONDOTTE SOTTO UN UNICO CONTROLLO (CABINA DI REGIA) E FILTRATE SU UN PASSAPORTO PERSONALE DEL BUON CITTADINO? PER CHI SI COMPORTA BENE NON E’ UN PROBLEMA. PER CHI SI COMPORTA MALE DIREI DI SI. MA NOI DOBBIAMO STARE DALLA PARTE DEL CITTADINO ONESTO E RISPETTOSO DELLE LEGGI E DEGLI ALTRI.

    Quindi non bisogna scandalizzarsi perche’ gli elenchi gia’ esistono. Solo che attualmente non sono centralizzati su un unico passaporto. Per farlo ci vuole poco. Solo una legge.

  4. Giuseppe il Team ti ha fottuto. Vai a farti il tampone e sgancia un po si soldini oltre a bruciati le mucose nasali come i cocainomani. Solo che tu non sei Agnelli e le narici non te le puoi far d’oro. Quindi rasseganti e abbassa lo sguardo.

  5. no è una visione distopica che pretende di ricondurre ed equiparare la vita umana reale al paradigma dell’account in un ‘social media’, affatto incompatibile con la Costituzione italiana del 1948 e tutti i collegati Carte / Dichiarazioni / Trattati integrativi da questa riconosciuti.
    Ci fosse omogeneità territoriale, imporrebbe la secessione. In assenza, induce un regime di apartheid.

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