Roma, 23 ott 2021 – SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE: IL BLOCCO DEGLI SFRATTI FINO AL 31.12.21 E’ LEGITTIMO ANCHE PER MOROSITA’. FIGURIAMOCI PER CHI PAGA.
Così come riportato dal “ IL FATTO QUOTIDIANO” del 20.10.2021, ( allegato in copia ) la Corte Costituzionale ha ritenuto infondate le contestazioni di costituzionalità sul blocco degli sfratti, sollevate dai Tribunali di Trieste e Savona,. Il tutto faceva riferimento alle proroghe sugli sfratti , anche per gli alloggi della Difesa, previste dal Decreto 183/2020 e n. 41/2021 poi convertiti in Legge, ai quali Decreti venivano aggiunti Ordini del Giorno o nel testo del Decreto o come O.D.G alla fine dell’approvazione del secondo Decreto e validi fino qal 31 /12/21.Ricorsiamo come per raggiungere a norma di legge il blocco, la lotta di CASADIRITTO, parallelamente ad altre Associazioni per la casa di inquilini , ha condotto sia con un “ pressing” sui parlamentari più sensibili, sia all’esterno con gli utenti.
I ricorsi dei Tribunali di Trieste e Savona, equiparavano e si basavano su asserite a “ violazioni” dei diritti di proprietà ed espropri senza indennizzo” , mentre come specificato nel testo del Decreti il provvedimento era giustificato come “ misure necessarie atte a fronteggiare l’emergenza COVID. Nei testi dei Decreti veniva previsto anche il caso di morosità da parte degli inquilini.
Ebbene, TUTTI ricordiamo come è andata ed il percorso che hanno seguito i lavori Parlamenterai. Era anche spuntato il giallo della sparizione dei testi di modifica per inserire gli alloggi della Difesa nel testo base del blocco degli sfratti ove non compariva nessun caso di morosità. I “ rilievi” cui hanno dovuto soffrire gli emendamenti presentati, in due occasione hanno dovuto “ soffrire” per i rilievi ingiustificati e perfino molto vicino ad atteggiamenti ancillari da parte di tecnici del Tesoro, il quale obiettava che l’OdG era improponibile in quanto privo di copertura finanziaria e che dunque avrebbe portato un onere aggiuntivo alle casse dello Stato. Sappiamo invece che gli stessi casi di morosità previsto per il settore privato, erano accompagnati da ristori per i proprietari di immobili. Ma nel caso degli alloggi della Difesa, era il contrario, tutti pagavano al “ Proprietario” e quindi si verificava un introito e non certamente un debito.
LA MORALE
Alcuni zelanti supposti tali o “ zelioti” in Parlamento ( esclusi naturalmente i Parlamentari d alcune forze politiche) e soprattutto fuori, hanno fatto la parte di chi voleva essere più realista del re, sollevando artificiosamente motivazioni infondate e prive di senso.
La sentenza ella Corte Costituzionale ora ha ritenuto infondate le obiezioni sollevate dai Tribunali di Trieste e Savona. Questo servirà da monito per eventuali iniziative scriteriate che potrebbe intraprendere la Difesa, qualora ritenesse lo sfratto l’unica soluzione per risolvere i suoi problemi colpendo la parte più debole e finale della filiera, anziché fare una seria riflessione sulle sue inadempienze nella conduzione e gestione del Patrimonio alloggiaivo e della sua responsabilità che non vuole assumersi nei confronti degli utenti e loro famiglie. Ciò anche in vista di prossima Decretazione da parte del Ministro della Difesa sul Piano Alloggi, verso il quale CASADIRITTO, ne segue attentamente gli sviluppi. Ed è anche per questo rafforzxiam0o dunque CASADIRITTO: per chi non l’avesse ancora fatto, ( purtroppo sono ancora tanti) può farlo attraverso il versamento di un contributo volontario da versare su
IBAN IT 30 F076 0103 2000 0103 787 6560 con causale “ sostegno volontario a CASADIRITTO” Roma da intestare a Carangelo Antonio.
Roma li 23 ottobre 2021
IL COORDINATORE NAZIONALE CASADIRITTO
Sergio Boncioli
Segue allegato: Articolo sul IL FATTO QUOTIDIANO del 20 ottobre 2021