ALLOGGI DEMANIALI DIFESA / SVELATA DA CASADIRITTO L’ESEGESI DEL FAMIGERATO DECRETO SULLE VENDITE

Roma, 3 nov 2021 – LO SCANDALO. A TRIESTE LA COMPARAZIONE TRA PREZZI OFFERTI AI MILITARI E CIVILI CON I PREZZI DEGLI STESSI ALLOGGI ORA SVENDUTI, MA RIMASTI TUTT’ORA INVENDUTI.

In questi mesi di attesa che qualche cosa avvenga, speriamo non la tempesta annunciata, all’interno dei contenuti delle imminenti decretazioni ( anni 2016, 2017, 2018, 2019, 2020 e ormai anche del 2021), rischia di rimanere oscurato quanto sta accadendo fino all’attuale fase ( la 31^ Asta) di vendita degli alloggi. Ora che è terminata, lo scorso 17 settembre, la 1^ fase  delle vendite riferite al 31° Bando, ove si ripete  ormai in maniera acclarata un andamento  a dir poco straordinario nella sua negatività, dove gli alloggi  passano di mano in mano dagli utenti originari, eventuali nuovi utenti in servizio, su base d’asta, a qualunque acquirente, a figure inquietanti del  “ mondo di mezzo” e di sopra,  il tutto anche in modo virtuale, gli alloggi riescono a rimanere invenduti. Tutti questi passaggi non sono indolori in quanto l’assegnatario originale a cui era stato proposto un prezzo stellare, è stato costretto ad andare via  o per sfratto oppure entro 90 gg. dalla data di arrivo della proposta.  E’ vero che nelle aste di certi centri storici, nel caso che le vendite “siano sfuggite” al vaglio delle varie sovraintendenze e soprintendenze, i risultati non mancano di certo: A Roma Piazza S. Apollonia  improvvisati e disinvolti  seguaci di una certa simil-imprenditorialità. Hanno acquistato  gli alloggi, trasformandoli  immediatamente in Bed Breakfast, con presumibile evasione fiscale rispetto ai lauti guadagni ( in pratica sono attività semiclandestine che sfuggono ancora ai normali controlli della Finanza)  e si rivolgono essenzialmente a turisti per brevissimi periodi con inserzioni su internet.  Si ottiene quindi il bel risultato che i Centri storici si desertificano per sostituire persone occasionali, trasformando il Centro Storico in una sguaiata movida e bolgia con tutto quello che ne consegue. Qualcuno ci risponderà che i soldi non puzzano e la Difesa in qualche modo vende, ma il danno sociale e anche economico che questo tipo di vendite producono è superiore al risultato della vendita. L’inquilino è stato cacciato via eludendo lo spirito e la lettera della Legge. Ma….

XV LEGISLATURA

Chissà se allora il Legislatore  nella stesura della Legge 24 dicembre 2007 n. 244 , all’art.6 punto 1, Capo II Finanziaria 2008,  l’allora ( Ministro  Parisi  e Sottosegretario Casula:

“ Procedere all’alienazione  degli alloggi di Servizio della Difesa , non più funzionali  ai fini Istituzionali  ai sensi dell’art. 2 comma 628” ove era prevista la vendita  degli alloggi al personale militare e civile della Difesa ed a eventuali altri conduttori  ( pensionati e vedove), se appunto il Legislatore pensava  nel passaggio nel Regolamento  esecutivo di cui al Decreto 18 maggio 2010 (Crosetto – La Russa),  fosse tutto ribaltato  nello scopo e nelle modalità di vendita.  Purtroppo la legge 244 era una Legge “ quadro” e bisognava riempirla di norme esecutive ma senza stravolgere la legge stessa. Sappiamo che dentro un quadro e la sua cornice, sopra la tela si può fare di tutto: opera d’arte o scarabocchi. Insomma c’era la cornice ma il quadro era ancora da definire.

XVI LEGISLATURA

Arrivano i barbari, con forconi, corna e mazze ferrate. Riempiranno  quella “cornice” La Russa e Crosetto, ambientandosi e assuefandosi subito come zelanti, alle contromisure preparate da SMD. Un gioco da ragazzi, firmare il Decreto dei canoni e quello delle vendite in aderenza agli ordini ricevuti dagli ultras.

Chissà cosa ne direbbe la Senatrice Silvana Pisa, e la senatrice Rosa Villecco Calipari firmatarie  dell’innovativo DDL 559 a sua volta nato a seguito dell’audizione di CASADIRITTO presso la Commissione Difesa del Senato ) , chissà che ne avrebbe  pensato l’allora Presidente della Commissione Difesa del Senato il magistrato Francesco Bertone di Napoli  quando CASADIRITTO espose in Commissione idee e proposte fondamentali e poste a base di tante leggi.  Precedentemente si  era quasi riusciti a far approvare in sede legislativa in Senato altre norme all’unanimità, prima che un Senatore, Ramponi, presentò un DDL alternativo e si ruppe cosi l’unanimità della Commissione, requisito indispensabile per far passare una Legge direttamente in Commissione.  Si ripiegò in, in maniera fortunosa e con la Legislatura in scadenza,  sulla  Legge quadro 244.

LO SCANDALO DELLA COMPARAZIONE, RISOLTA L’ESEGESI DEL DECRETO VENDITE

Ora, alla luce di un consuntivo probante ( siamo arrivati al 31° BANDO D’Asta) CASADIRITTO, attraverso una meticolosa ricostruzione, andando a spulciare tutti i passaggi per singolo appartamento, è riuscita a svelare un aspetto scandaloso, decriptando  il lato oscuro del Decreto vendite  attraverso una faticosa esegesi del Decreto stesso.  

SCOPERTA L’ESEGESI SU CUI E’ FONDATO IL DECRETO VENDITE

Per comodità esemplificativa  e per una agevole esemplificazione si è scelto il campione: TRIESTE, una città di media grandezza anche se non fa parte di città metropolitane, ove  “ il mattone e suoi derivati “ sono sempre in agguato. Il campione è rappresentato da 3 alloggi, posti in vendita dalla Difesa, ubicati in Via dell’Ospitale Militare n. 3.

Che cosa succede a Trieste?

1° alloggio: codice  ETS 0055, prezzo proposto all’inquilino euro 140.000, prezzo base di prossima asta vuoto 92.617,70, tuttora invenduto;

2° alloggio, codice ETS 0051: prezzo proposto all’inquilino  euro 180.000, prezzo base di prossima asta  vuoto  111.716, tuttora invenduto;

3° alloggio, codice  ETS 0063, proposta all’inquilino  euro 165.000. prezzo base di prossima asta vuoto 89.681,2°, tuttora invenduto

Il tutto è riportato in allegato COMPARAZIONI

Ribadiamo a sgombero di equivoci  che per inquilino si intende un militare o civile in servizio, assegnatario o ex, in pensione etc.

  1. Da quanto sopra emerge in maniera scandalosa quello che già si era solo intuito non provato. Se ne deducono almeno tre considerazioni:

– che l’offerta originaria  all’inquilino è fuori dalla grazia di Dio, tanto che nella 1^ e 2^ fase  il tentativo di vendita all’asta per tutti e tre gli alloggi è fallito. Ora con super saldi a meno 44% del presto imposto originariamente all’inquilino, l’immobile ancora  deve essere piazzato.

– Nella maggior parte dei casi l’utente aveva il desiderio di procedere all’acquisto, se il prezzo fosse stato equo.

– Ora lo stesso utente, dopo la non adesione al prezzo di vendita imposto, ( in derivazione di una sciagurata applicazione dei coefficienti OMI, voluta da La Russa e Crosetto) è stato costretto ad abbandonare la casa, entro i 90 gg. come previsto dallo sciagurato Decreto. Questo succede a Trieste, città presa a campione, ma un po dovunque. Anche in città con economia strutturata ed in espansione, non già in qualche paesotto abbandonato del Nord Est.

CASADIRITTO non si fa ingannare da sofismi e giri di parole, cui sono maestri i gerarchi della Difesa e loro seguaci che purtroppo girano anche all’interno delle Commissioni Difesa del Parlamento.

C’era in Decreto Legge che metteva in vendita 3.020 alloggi. La vendita era riservata  al personale militare e civile della Difesa o a pensionati. Qualsiasi cosa dicano, qualsiasi arrampicata sugli specchi facciano, qualsiasi cosa vorrebbero ancora  decriptare, CASADIRITTO, attraverso un lavoro mai fatto ne da centri studi della Difesa, ne da quelli del Parlamento, ha  scoperchiato attraverso  una accurata analisi ed esegesi dei fatti, tutto il verminaio che il Decreto La Russa/Crosetto celava il cui testo stravolgeva il Testo principale della legge sa cui derivava, che prevedeva bel altro. Ricordiamo quello che ci rimane difficile definire giornali  in particolare LIBERO, IL GIORNALE e quanti altri i quali titolavano: Regalate le case agli abusivi, senza vergogna.

CONCLUSIONI

Ed è che in questo momento ci sentiamo  di condividere e dedicare ai potenti e maldestri responsabili  di questa roba, un versetto di Renato Zero, così come recita quel genio all’interno di quel brano di intensa umanità e spietatezza : IL CARROZZONE e ci scusiamo con l’Autore per aver sostituito la parola “ noi “ con “ voi”:

Il carrozzone va avanti da se, con le regine, i suoi fanti e i suoi Re, musica gente cantate che poi, uno alla volta scendete anche  voi…. Questa e la vita  che se ne va  etc.  etc,

Arrivederci a presto

Roma li 2 Novembre 2021

IL COORDINATORE NAZIONALE CASADIRITTO
Sergio Boncioli       

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One thought on “ALLOGGI DEMANIALI DIFESA / SVELATA DA CASADIRITTO L’ESEGESI DEL FAMIGERATO DECRETO SULLE VENDITE”

  1. Ottimo lavoro come sempre tuttavia occorre evidenziare che probabilmente molti alloggi non vengono venduti in quanto i conduttori qualora non in servizio effettivo (pensionati militari e civili) non possono partecipare alla prima base d’asta (vedi regolamento riportato sul sito del Ministero della Difesa). Coloro che sono ancora in servizio probabilmente non acquistano anche perchè potrebbero essere soggetti a trasferimenti e(o avvicinamenti ai luoghi d’origine.. In seconda battuta intervengono i professionisti delle aste ed a quel punto risulta problematico ed antieconomico entrare in possesso dell’appartamento a cui sei interessato. Infine occorre chiarire chi decide se un immobile è ancora necessario alle esigenze della Difesa perchè se questo viene lasciato alle competenze dei reparti infrastrutture regionali allora permarrà a mio parere ancora questo stato di indolente lento degrado degli immobili con particolare riferimento a quelli sfitti.

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