Roma, 26 nov 2021 – Da tre settimane a questa parte sono scomparsi i dati di circa il 90% delle navi mercantili operanti in prossimità della Cina, un evento bizzarro che potrebbe complicare non poco la gestione delle merci su scala internazionale.
Beijing ha di fatto smesso di trasmettere a livello internazionale buona parte delle informazioni raccolte attraverso il sistema di identificazione automatica (AIS), ovvero le informazioni ottenute via frequenze radio dalle basi costiere. Stiamo parlando di dettagli quali velocità di crociera, rotta e posizione delle navi cargo, elementi che possono perdere di precisione qualora siano evinti attraverso la sola rete satellitare.
Il Ministero degli Affari Esteri cinese ha confermato che le stazioni AIS stiano operando regolarmente, tuttavia lo State Council Information Office (SCIO) non ha rivelato il perché tali dati siano trattenuti od omessi. A fornirci qualche indizio sul cosa stia giustificando una situazione simile è la China Central Television (CCTV), emittente governativa che ha recentemente dedicato parte del suo palinsesto per discutere dei pericoli rappresentati delle fughe di informazioni marittime, a prescindere che queste siano commerciali o militari.
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già in recente passato son state osservate anomalie dei segnali GPS etc / navigazione / identificazione, la cui analisi puntava a prove di ‘guerra elettronica’ da parte di attori sconosciuti – ‘prove’ perché da danni/problemi causati non era chiaro lo schema e quindi l’obiettivo specifico, es https://www.thedrive.com/the-war-zone/31092/new-type-of-gps-spoofing-attack-in-china-creates-crop-circles-of-false-location-data