Roma, 14 feb 2022 – Il termine Trauma Sessuale Militare (Military Sexual Trauma – MST) comprende qualsiasi aggressione, abuso, molestia, subiti da qualcuno durante il servizio attivo, in addestramento o in servizio inattivo.
Il termine Trauma Sessuale Militare (Military Sexual Trauma – MST) comprende qualsiasi aggressione, abuso, molestia, intimidazione, coercizione, abuso di potere da parte di un superiore o attenzione indesiderata, come commenti verbali, pressioni per ottenere favori sessuali e contatti fisici, subiti da qualcuno durante il servizio attivo, in addestramento o in servizio inattivo (Allard et al., 2011; Department of Defense Sexual Assault Prevention and Response, 2012; Department of Veteran Affairs [VA], 2004).
Il Trauma Sessuale Militare è un problema pervasivo, che colpisce circa 1 donna su 4 e 1 uomo su 100 nell’esercito (Military Sexual Trauma Support Team, 2012; Department of Veteran Affairs [VA], 2004). Un numero crescente di studi ha mostrato un collegamento tra il trauma sessuale militare e i comportamenti rischiosi, autodistruttivi e compromettenti per la salute, quali l’abuso di sostanze (Yalch et al., 2018), compromissione del comportamento sessuale (Blais et al., 2021), comportamenti alimentari disfunzionali (Blais et al., 2017) e aumento di comportamenti suicidari (Bryan et al., 2015). Il trauma sessuale militare sembra inoltre avere collegamenti con complicanze a livello di salute fisica (Godfrey et al., 2015), e con il rischio di sviluppare patologie mentali (Gilmore et al., 2016).
Date alcune caratteristiche, come ad esempio le dinamiche di spiegamento (la lunga durata e l’elevato stress), l’ipermascolinità (il sessismo, il basso rapporto tra uomini e donne) e la mancanza di conseguenze per tali atti, i contesti militari possono creare un ambiente particolarmente favorevole alla violenza sessuale (Burns et al., 2014). Per esempio, l’ipermascolinità è associata a una maggiore tolleranza e accettazione verso le molestie sessuali e gli stupri, e le istituzioni che aderiscono a ideali maschili più stereotipati tendono ad avere tassi più elevati di violenza sessuale (Ilies et al., 2003).
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