La storia dell’espansione a est della Nato, spiegata – Il video integrale di Putin

Roma, 8 mar 2022 – DAL SITO it.insideover.com – L’invasione russa dell’Ucraina ha riacceso il dibattito – prima “riservato” ad esperti e studiosi di relazioni internazionali – sull’espansione a est della Nato dalla fine della Guerra Fredda ad oggi.

Pretesto usato dal Cremlino per tentare in qualche modo di giustificare un’aggressione contro uno stato sovrano o fatto storico di cui tenere conto? La risposta, come sempre, è piuttosto complessa e non adatta a semplificazioni.

Lo scorso 15 febbraio sul tedesco Der Spiegel Klaus Wiegrefe ha ripercorso alcune tappe fondamentali di questo processo che ha visto via via inglobare gli ex Paesi sovietici nell’orbita atlantista. Nel settembre 1993, il presidente russo Boris Eltsin scrisse una lunga lettera al presidente degli Stati Uniti Bill Clinton.

La lettera, indirizzata al “caro Bill”, iniziava con un accenno al “candido scambio di opinioni” dei due leader. Elstin tentava di spiegare al suo omologo statunitense come l’intenzione di Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca di aderire all’Alleanza Atlantico stesse diventando motivo di seria preoccupazione per Mosca.

La lettera inviata da Eltsin a Clinton nel 1993

Naturalmente, spiegò Eltsin nella lettera inviata a Bill Clinton, ogni Paese può decidere autonomamente di quale alleanza vorrebbe far parte. Ma l’opinione pubblica russa vedeva l’espansione a est della Nato come “una sorta di neo-isolamento” della Russia, un fattore, insisteva, di cui bisognava tener conto. Eltsin faceva riferimento al Trattato sulla riunificazione della Germania nel 1990. “Lo spirito del trattato”, secondo l’allora presidente russo, “precludeva la possibilità di espandere la zona della Nato a est”.

A tal proposito è significativa la testimonianza diretta di Jack Matlock, ambasciatore americano a Mosca dal 1987 al 1991 in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera del 15 luglio 2007 e citata nel libro dell’ex ambasciatore Sergio Romano Atlante delle crisi mondiali (Rizzoli, 2018). “Quando ebbe luogo la riunificazione tedesca, noi promettemmo al leader sovietico Gorbačëv – io ero presente – che se la nuova Germania fosse entrata nella Nato non avremmo allargato l’Alleanza agli ex Stati satelliti dell’Urss nell’Europa dell’Est. Non mantenemmo la parola. Peggio: promettemmo anche che la Nato sarebbe intervenuta solo in difesa di uno Stato membro, e invece bombardammo la Serbia per liberare il Kosovo che non faceva parte dell’Alleanza”.

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Il discorso integrale di Putin a giustificazione dell’invasione dell’Ucraina – Dalla pagina Facebook di Bianca Laura Granato, Senatrice della Repubblica Italiana.

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