Roma, 8 mar 2022 – La Russia ha mosso i suoi sottomarini nucleari, e lo ha fatto per lanciare un messaggio ben preciso al blocco occidentale. Sono giorni, del resto, che Mosca cita o fa riferimento allo scenario peggiore possibile, ovvero quello di un conflitto nucleare.
Ha iniziato Vladimir Putin lo scorso 24 febbraio, giorno dell’invasione russa in Ucraina: “Chiunque cerchi di mettersi di mezzo, o si muova per minacciare il nostro paese e il nostro popolo, sappia che la Russia risponderà immediatamente, e che le conseguenze saranno tali da non essere state mai viste nella storia”. Certo, il capo del Cremlino, non ha espressamente parlato di bombe atomiche o guerre nucleari, ma la sua lunga perifrasi ha colto nel segno.
Qualche giorno dopo si è aggiunta la voce di Sergej Lavrov, ministro degli Esteri russo: “Una Terza Guerra Mondiale, se dovesse scoppiare, sarebbe nucleare e devastante”. Nello stesso giorno, il ministro della Difesa Sergej Shoigu ha informato Putin che “le squadre russe di allerta dei posti di comando della Forza missilistica strategica e le flotte del Nord e del Pacifico sono passate all’allerta di combattimento rafforzata”. Dalle allusioni alle minacce più concrete, passando ai primi, timidi fatti, l’escalation è stata breve.
CONTINUA A LEGGERE it.insideover.com>>>>>