Roma, 10 mar 2022 – Gli psicologi militari, al pari delle altre professioni sanitarie, devono poter svolgere la libera professione, in quanto non sussistono incompatibilità né limitazioni previste dai contratti e dalle convenzioni con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Perciò, la proposta di modifica dell’art. 210 del Codice Militare (COM), fatta nel lontano 2018, deve essere presa in considerazione ed attuata, allo stesso modo in cui è stata data la possibilità ai medici militari, agli odontoiatri e ai veterinari di svolgere attività libero professionali fuori dall’orario di servizio e in regime di extramoenia. L’ARTICOLO COMPLETO CONTINUA QUI >>>
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È un problema gravissimo… davvero non sapremmo come fare senza gli PSICOLOGI MILITARI…infatti i SOTTUFFICIALI E I GRADUATI…pagati come lavoratori socialmente utili o poco più, in virtù dell’ aumento incontrollato del costo della vita, non corrisposto da adeguamenti realistici stipendiali ( saremo eternamente grati per questo ai COCER ) andranno a farsi pagare le bollette e la spesa settimanale dagli PSICOLOGI MILITARI…che, piccolo particolare da non dimenticare,.sono UFFICIALI, con tutti gli annessi e connessi…